ROMA – L’onorevole Daniela Cardinale scrive, insieme ad altri colleghi del Pd, al Ministro degli Interni per essere informata su quale sia l’intendimento del Governo in merito alla stabilizzazione dei 6080 vigili del fuoco precari, manifestando preoccupazione per i tagli operati dal Governo che creano una condizione di obiettiva sofferenza al Corpo, anche a causa di un assetto normativo che rallenta significativamente l’assunzione del personale discontinuo.
In particolare, l’esponente del Pd chiede a Maroni, attraverso un’interrogazione nella quale è cofirmataria, “se non ritenga necessario assumere ogni urgente iniziativa, anche normativa, volta a fornire copertura finanziaria alla graduatoria di stabilizzazione del personale precario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, continuando l’utilizzo della graduatoria del concorso pubblico per le esigenze ordinarie di copertura del turn over”.
La parlamentare plaude al Corpo nazionale dei vigili del fuoco che “sta realizzando uno straordinario sforzo per riuscire, con decrescenti risorse finanziarie, a sopperire alle crescenti richieste di intervento per fronteggiare le emergenze del nostro Paese.
Viene evidenziato al capo del dicastero che “le ultime leggi finanziarie oltre a tagliare le risorse finanziarie del Corpo nazionale non hanno dato risposta al pressante tema della carenza di organico, che colpisce in maniera ormai indifferenziata tutti i comandi italiani”.
Nell’interrogazione si rammenta, inoltre, al Ministro che “il governo Prodi ha approvato una legge (la n. 296 del 2006) per la stabilizzazione del personale discontinuo dei vigili del fuoco iscritti negli appositi elenchi da almeno tre anni, al fine di ottenere l’immissione in ruolo di personale già preparato e di diminuire l’utilizzo di personale precario nell’espletamento di attività ordinarie Tuttavia il suddetto provvido intervento normativo, in cui era prevista la convocazione alle prove motorie e mediche di tutti i 6080 iscritti alla graduatoria, è stato inficiato dall’approvazione del decreto-legge n. 112 del 2008 che, riducendo i fondi stanziati per la stabilizzazione dei precari, ha notevolmente rallentato le procedure di selezioni”.
La deputata mussomelese e i suoi colleghi rilevano, infatti, che sussiste un’anomalia poichè: “La stabilizzazione dei vigili volontari è subordinata all’accertamento, oltre che dei titoli, anche dei requisiti psico-fisici ed attitudinali. Mentre a seguito della sola valutazione dei titoli, la commissione esaminatrice ha compilato una graduatoria di 6080 vigili del fuoco considerati precari. Al momento sono stati convocati 3240 vigili volontari e, di questi, circa 2900 sono risultati assunti , mentre le prove di selezione degli altri vigili volontari in graduatoria risultano scoperte dal punto di vista finanziario.”
Fonte: comunicato stampa