Festa dell’Unità in piazza. Cardinale: “rifuggite dalle suggestioni populiste”

MUSSOMELI – “Gratitudine alle forze armate, principio delle libere istituzioni, e a tutti i militari che rischiano la propria vita in missioni di pace e si impegnano a trasmettere alle nuove generazioni la memoria degli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia del nostro Paese.”

Questi i toni del discorso di apertura del cav. uff. Salvatore Buttaci dell’Associazione Combattenti ed Invalidi di guerra. A lui l’onore di testimoniare il valore e l’orgoglio per aver contribuito all’unità nazionale.

Son passati 150 anni da quel giorno, e come sempre Mussomeli ha voluto rendere omaggio a chi ha lottato e continua a farlo per la nostra bandiera, raccogliendo in Piazza Umberto autorità militari e civili, gente comune e scolaresche.

Prima della santa messa officiata da Padre Taffaro, un corteo si è snodato da Palazzo Municipale fino al Monumento dei Caduti, ai cui piedi sono state deposte due corone.

Quindi l’Inno di Mameli a cura della banda cittadina diretta dal maestro Vincenzo Barcellona e l’intervento del sindaco Salvatore Calà, ufficiale commissario del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana e componente del XII Centro di Mobilitazione Cri di Palermo. “L’occasione va colta anche per ricordare tutti i nostri militari caduti recentemente nelle diverse missioni che le nostre forze armate compiono all’estero. – ha detto – Al momento l’Italia si distingue fra gli Stati del mondo per il numero di missioni in corso e di uomini impiegati. In questo straordinario intento le nostre forze armate sono esemplari: l’Italia – ha sottolineato – rimane fedele al dettato costituzionale che impedisce l’uso delle armi per la soluzione delle controversie internazionali, ma non si sottrae all’obbligo morale e politico di difendere, ove possibile, gli equilibri della pace.”  

Presenti tra gli altri il  vicesindaco Filippo Misuraca, il dirigente scolastico Mario Barba, il presidente della Fratres Peppuccio Misuraca, il Capitano Gabriele Tadoldi della locale Compagnia dei Carabinieri, il Maresciallo Roberto Gargiulo della locale Guardia di Finanza, il col. aus. Calogero Schifano, il s. ten. aus. Vittorio Catania e il ten. aus. Giuseppe Cumbo.

Assente l’on. Daniela Cardinale, intervenuta alla cerimonia commemorativa  tenuta a Caltanissetta. Nel suo intervento la parlamentare ha affermato: “in un tempo che segna smarrimento, sfiducia verso le Istituzioni democratiche e sconforto in moltissime famiglie vessate dalla crisi economica è sicuramente utile ricordare.  Ricordare i tanti caduti che hanno immolato la propria vita per difendere la Patria nella sua unità e le forze armate che, nel tempo, hanno garantito e garantiscono ordine e sicurezza. Questi ricordi  – ha chiosato facendo riferimento all’attuale situazione politica – devono essere  di esempio per i giovani del Sud, del Centro e del Nord.  Essi devono sentire la loro appartenenza a un’Italia unita e solidale, e ciò deve farli rifuggire dalle facili suggestioni populiste e demagogiche, stimolate da chi predica la secessione. Ce la possiamo fare e l’esempio che ci deriva dal passato ci può aiutare”.

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