Mussomeli: giunta ed emigrati a confronto per il rilancio del paese

MUSSOMELI – Sembrava essere fra vecchi amici, che dopo anni di lontananza si ritrovano per a discutere di cosa è cambiato nella loro terra natia e di cosa andrebbe fatto per rinsaldare un legame che, apparentemente, sembra essersi logorato. Stamattina la giunta comunale al completo, presieduta dal sindaco Salvatore Calà, nonché  Don Diego Di Vincenzo, lo storico Nino Canalella e i rappresentanti del Comitato Festa della Madonna, ha accolto una buona rappresentanza di emigrati provenienti da Londra, Torino, Milano, Vicenza, per uno scambio di idee e un confronto sinergico su vari temi a carattere culturale, economico e lavorativo. A fare gli onori di casa il primo cittadino, anche lui trasferitosi in gioventù in Inghilterra con i genitori e i fratelli, e che quest’iniziativa aveva inserito nel proprio programma elettorale. Insediatosi, ha istituito l’assessorato Mussomelesi nel mondo con delega al vicesindaco Filippo Misuraca, che in quest’occasione ha promesso, per l’anno venturo, un incontro ancora più partecipato da entrambe le parti e in “sala consiliare, la sala del popolo.” Quindi, consapevole che nel breve periodo non è possibile dare risposte ai tanti giovani in cerca di occupazione, ha invitato i presenti a farsi portavoce di eventuali offerte lavorative nei luoghi di residenza, nonostante – ha ammesso – i nostri sono “i figli dei vizi”, con il sogno del posto fisso vicino alla famiglia d’origine. E difatti, Alfonso Lupo, dell’associazione Terra Manfridae, fondata a Torino nel 2002, pur non nascondendo un certo disagio, ha puntato il dito contro “l’orgoglio e la presunzione” dei giovani di oggi, che non si adattano a ciò che il mercato offre. Così, nell’accogliere comunque questa richiesta d’aiuto da parte dell’amministrazione, l’ha invitata a sua volta a “far sì che Mussomeli cambi mentalità”. Soddisfatto poi che per la prima volta il Comune si interessi dei propri concittadini residenti altrove, ha proposto di creare un’associazione internazionale che raccolga le svariate associazioni mussomelesi sparse per il mondo. A prendere la parola nel corso dell’incontro Rino Brillante, tra i soci fondatori dell’Associazione Culturale Mediterraneo con sede a Milano, città in cui abita oramai da 24 anni. “Non mi sono sentito mai un emigrato – ha detto – ma un mussomelese che esercita una professione fuori dal proprio paese”, un paese in cui a suo avviso c’è oramai una totale assenza di partecipazione dei giovani alla vita locale che spaventa chi vi ritorna e che di certo non ne favorisce la rinascita né la volontà della gente di investire, in termini di iniziative socio-cultuali, nel territorio. Una visione confermata dalle parole di Antonio Fiorellino, trasferitosi anni addietro a Vicenza: “mi piace Mussomeli perché è la mia casa, ma non offre più niente oramai. Io ritorno solo per rivedere i miei parenti, ma ho fatto bene ad andar via.” Tanti altri gli argomenti affrontati, ma ciò che è emerso da parte di tutti è la volontà ferma di continuare questo cammino intrapreso, con uno scambio di forze continuo che idealmente si può riassumere nella proposta di Misuraca di mettere a disposizione degli artisti fuori sede il cinema Manfredi, non appena completo ovviamente, per contribuire tutti al rilancio. “Oggi, le nostre parole – ha concluso – sono un impegno per il futuro.”

 

Nella foto: Mario Genco, Sebastiano Sorce, Nino Cananella, Giuseppina Sorce, Gaetano La Piana, Tita Cardillo, Alfonso Lupo, Calogero Mingoia, Bonanno Vincenza, Salvatore Calà,Rino Brillante, Enza Randazzo, Lo Bello, Gero Diliberto, Enzo Nucera, Filippo Misuraca, Simona Damoc, Antonio Fiorellino, Padre Di Vincenzo.