Prizzi, il Comune avvia attività lavorative contro emarginazione e disagio sociale

PRIZZI – Questione di dignità prima di tutto e poi, certo, anche di pari accesso alle risorse pubbliche: lo afferma l’art. 3 della Costituzione italiana che sancisce il diritto al pieno sviluppo della persona umana. Per l’anno 2016, il Comune di Prizzi prevede l’avvio di attività lavorative per persone diversamente abili e anziani, soggetti che, anche nelle nostre piccole realtà, vivono spesso in condizioni di emarginazione sociale e che non godono pienamente del diritto allo sviluppo della persona. Si potrà inviare richiesta fino al 30 novembre e poi  graduatorie finali, prima dell’avvio delle attività.

Come ci spiega l’avvocato Giuseppe Cannella, Assessore alle Politiche Sociali, l’iniziativa dell’ente ha un triplice scopo sociale. Primo fra tutti, rimuovere le barriere sociali che impediscono il pieno accesso a una vita dignitosa, prevenendo o contrastando l’emarginazione sociale. Segue poi l’intento di creare condizioni favorevoli affinché queste persone possano offrire il loro contributo e realizzare le proprie aspirazioni, divenendo risorse attive per la loro città. «Questo ci consente di evitare di attuare una politica meramente assistenziale, garantendo un’occupazione, anche se sempre temporanea, a persone prive di opportunità lavorative», spiega l’Assessore che comunque precisa che si tratta pur sempre di un’opportunità temporanea che non risolve del tutto le problematiche quotidiane di queste persone.  Non si tratta infatti di un’azione nell’ambito di politiche volte a ridurre il tasso di disoccupazione ma di attività a carattere occasionale, rese a servizio della cittadinanza, dietro compenso di natura assistenziale, che non costituiscono quindi rapporto di lavoro subordinato e di lunga durata.

Si tratta comunque di una possibilità concreta per i soggetti beneficiari per riuscire a coprire le spese di prima necessità, in un momento di dura crisi. Nel piccolo comune montano dell’entroterra siciliano, disabili e anziani sono spesso emarginati, soprattutto se persone con disagi psichici. Dietro segnalazione del servizio di salute mentale dell’ASP, il Comune di Prizzi integra queste persone attraverso diverse attività, sottraendole all’emarginazione e alla solitudine.  Dai dati disponibili dall’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Prizzi, la situazione nel comune sicano non appare comunque preoccupante: dai progetti di Servizio Civile Nazionale alla collaborazione continua con le associazioni di volontariato presenti sul territorio, fino ai progetti che il Comune stesso avvia, a Prizzi l’inclusione sociale è un tema cui l’ente dedica sempre particolare attenzione. E lo conferma l’Assessore Cannella: «L’importanza e l’utilità di questo tipo di servizi è confermata dalle numerose richieste di partecipazione che negli ultimi anni sono in notevole aumento. Come Amministrazione, talvolta non siamo in grado di dare risposta a tutte le richieste a causa della scarsa disponibilità di risorse economiche ma non intendiamo operare tagli su questo capitolo di bilancio e resta nostro obiettivo primario migliorare e ampliare questi servizi affinché le fasce più deboli della popolazione possano raggiungere e mantenere un tenore di vita soddisfacente e dignitoso».

Il servizio di Attività Lavorativa Disabili e Anziani, in avvio per il 2016, coinvolgerà tutti i soggetti con disabilità fisica, psichica, sensoriale, gli invalidi civili che abbiano compiuto la maggiore età e gli anziani autosufficienti, di almeno 65 anni. Le persone selezionate saranno impiegate in attività di sorveglianza e manutenzione presso edifici pubblici e spazi all’aperto, di cura del verde pubblico, di insegnamento per artigianato, impiego nei servizi sociali e pulizia dei locali comunali. Partecipando attivamente come risorse alla vita della collettività, queste persone sono sottratte al disagio dell’emarginazione e davanti a loro si aprono nuove porte. Prima fra tutte, quella di casa.

Giusi Francaviglia