Amministrative 2013: l’intervista al candidato sindaco Cicchirillo

Domenico CicchirilloCIANCIANA- Magaze.it ha intervistato Domenico Cicchirillo candidato sindaco, per la lista “Rinascita e Lavoro”, alle prossime elezioni amministrative del 9 e del 10 giugno.

Quali sono i motivi che l’hanno spinta a candidarsi?

«Il mio scopo è quello di affermare un progetto di democrazia: ho deciso di candidarmi per evitare che una parte politica consistente del paese,con le sue idee e i suoi progetti, rimanesse fuori da questa competizione elettorale. Io voglio continuare a vivere a Cianciana, ma non voglio farlo da solo, bensì con gli altri; per questo sto portando avanti un progetto politico concreto e mirato che possa creare le condizioni per mantenere la nostra comunità, evitando che altri ciancianesi siano costretti a lasciarci per mancanza di lavoro».

Potrebbe farci una sintesi del programma con cui si presenta agli elettori ciancianesi?

«Al centro del mio programma c’è il lavoro. Innanzitutto, occorre ripartire dall’agricoltura. A Cianciana c’è una diseconomia agricola dovuta al flazionamento delle aziende agricole. Per rilanciare la nascita di nuove aziende è necessario operare una risistemazione dei terreni agricoli, soprattutto quelli di confine con i paesi limitrofi, per fare in modo che siano coltivati dagli agricoltori ciancianesi e cadano sotto la giurisdizione territoriale del comune. Si possono, poi, creare dei marchi di qualità, ad esempio perchè non sfruttare la possibilità di imbottigliare olio con il marchio D.O.P. Val di Mazzara? Cianciana è stata riconosciuta fra quei paesi siciliani che, per caratteristiche del terreno ed ambientali, rispettando certe modalità di coltivazione, possono commerciare un olio dotato di tale marchio. Per creare nuovi posti di lavoro, il comune potrebbe anche sfruttare dei bandi regionali che, dal 2007 ad oggi, permettono di istituire delle “Sezioni primavera”, da aggregare alla scuola dell’infanzia, per accogliere bambini di età compresa fra i 24 e i 36 mesi. L’utile servizio sarebbe offerto dal comune e coperto da finanziamenti regionali. Inoltre, il mio programma si propone di valorizzare le risorse di Cianciana e del suo territorio a fini turistici, culturali ma anche produttivi. Ad esempio, ho in mente il progetto di creare un libero consorzio con il vicino comune di Alessandria della Rocca per valorizzare le aree minerarie creandone un parco; allo stesso modo si potrebbe valorizzare l’area delle Maccalube attraverso una collaborazione col comune di Ribera. Sempre per il turismo, per favorire una maggiore integrazione, vorrei istituire uno sportello diretto ai tanti stranieri che vengono a vivere a Cianciana».

Può indicarci un suo progetto concreto realizzabile nel breve periodo?

«Intendo occuparmi subito del problema della gestione dei rifiuti, la ditta Sogeir che fino ad adesso se ne è occupata è in liquidazione, occore che il comune si riappropri del servizio e reintegri quei precari che sono destinati a prendere il posto di lavoro. Un altro progetto concreto di cui voglio occuparmi è l’istituzione di uno sportello diretto ai giovani con finalità di informazione ed orientamento circa le attività lavorative, e non solo, che possono intraprendere. In più, questo sportello sarà uno strumento per una maggiore trasparenza, servirà, infatti, anche per informare i cittadini sugli atti amministrativi del comune».

Com’è il suo rapporto con internet e gli altri mezzi di comunicazione? E quale dovrebbe essere, secondo lei, il giusto rapporto politica-comunicazione?

«La politica è comunicazione. Preferisco il rapporto diretto con i cittadini ma considero internet uno mezzo che consente di comunicare, di aggiornarsi, di informarsi, uno strumento utile per la trasparenza, in questo senso lo ritengo un alleato della politica e soprattutto dei cittadini».

Percepisce il distacco politici-società?

«Si, percepisco una profonda sfiducia nella gente. Questa sfiducia deriva dalla drammatica crisi internazionale, nazionale e locale che stiamo vivendo. Tante persone hanno perso il lavoro, la casa, alcune persino la stessa vita. Di fronte a tanto dolore, la figura del politico è diventata un capro espiatorio. Di certo la nostra classe politica ha commesso degli errori; è solo occupandosi dei veri problemi della gente che si può riacquistare fiducia».

In mezzo alla crisi, mentre sempre più giovani e famiglie sono costretti a lasciare il paese per la mancanza di lavoro, Cianciana attira turisti da ogni parte del mondo per le sue bellezze ambientali. Che futuro immagina per Cianciana?

«Cianciana potrà rinascere se farà affidamento sulle sue risorse e sulle sue tradizioni che, d’altronde, sono tanto apprezzate. Ho voluto inserire nel simbolo della mia lista tre spighe che rappresentano le tradizioni agricole del paese, il sacrificio dei ciancianesi, ma anche l’abbondanza».