Sua Eccellenza il Questore a Mussomeli per ricordare Francesca

MUSSOMELI – La sala consiliare a lei intitolata piena di illustri personalità e gente comune in rispettoso silenzio. Ieri mattina, alle 10:30, in tanti hanno partecipato alla cerimonia per ricordare il grande gesto d’amore di cui è stata capace Francesca Sorce.

Alla commemorazione dell’assistente sociale, morta esattamente 12 anni fa nello svolgimento del suo lavoro, erano presenti tra gli altri: il Prefetto e il Questore di Caltanissetta Umberto Guidato e Guido Maria Massimo Marino, il Capitano della Compagnia dei Carabinieri Gabriele Tadoldi, il Maresciallo della Guardia di Finanza Salvatore Ricotta, Angelo Palermo dell’Ordine degli Assistenti Sociali di Sicilia e l’on. Daniela Cardinale.

Ad aprire i lavori il presidente del consiglio Mario D’Amico che, nel suo discorso, ha voluto sottolineare l’importanza di una simile giornata nell’educazione dei giovani. Quindi, a chiusura, si è rivolto direttamente a colei che – ha detto – “ha donato la parte più bella dell’uomo: il cuore.” “Non ti commemoriamo per dovere – ha precisato – ma perché sentiamo forte il bisogno di dirti il nostro grazie. Grazie ancora Francesca.”

LE BORSE DI STUDIO –  Resi noti nel corso dei lavori i nomi dei quattro studenti assegnatari del “Premio Francesca Sorce per la Solidarietà Sociale”, istituito tempo addietro dall’ex sindaco Gero Valenza.

Per il I Comprensivo Leonardo da Vinci Miriam Sorce della II media, sez. C, per “un senso di equilibrio e maturità non comuni per la sua età”; per il II Comprensivo Paolo Emiliani Giudici Emanuela Novello della III media, sez. A, perché “è sempre stata pronta e disponibile nei confronti dei compagni più deboli  e quando le sono stati affidati incarichi li ha portati a termine con maturità relazionale, smussando ogni controversia e raggiungendo sempre l’obiettivo finale tutti per uno”; per l’Istituto Virgilio Maria Vincenza Sorce, al V anno di maturità, per “l’atteggiamento che assume nei confronti dei compagni insegnando a tutti l’amore per la vita”; e infine per l’Istituto Hodierna Salvatore Lombardo della IV B Geometri per “il suo vivere nella piena normalità, espletando il proprio dovere nella quotidianità dei piccoli gesti”.

Altre tre borse di studio, ad alunni in difficoltà segnalati dai dirigenti scolastici, saranno quasi certamente istituite al prossimo consiglio regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali. È quanto dichiarato da Palermo, come “piccolo contributo che facciamo – ha specificato – alla comunità di Mussomeli.”

L’INTERVENTO DEI FAMILIARI – Commosso l’intervento della sorella della vittima, Rina Sorce, che ha ringraziato innanzitutto la semplicità con la quale il questore ha preso parte alla cerimonia, “senza scorta”, – ha sottolineato – nonché gli organizzatori della giornata Maria Pia Sorce e Alfonso Piazza, e il vicesindaco Filippo Misuraca che è stato sempre vicino a tutte le persone travolte da questa tragedia.

Dopodiché il suo pensiero è andato ai ragazzi presenti, a cui ha voluto lanciare un messaggio. “Il bene ha un effetto boomerang: – li ha esortati – torna, torna sempre.”

Ma ha avuto parole anche per  i grandi, a cui ha portato l’esempio dei suoi genitori. “I giovani crescono e crescono bene se hanno accanto adulti sensibili, leali e corretti, come lo era Francesca, – ha dichiarato – che ha avuto sempre accanto una famiglia che ha saputo coltivare questo suo carattere.”

LE PAROLE DEL QUESTORE E DEL PREFETTO – Sua Eccellenza ha puntato invece sull’orgoglio di essere cittadini di Mussomeli, “la città di Francesca e non di fatti di mafia” – ha dichiarato -, perché come Emanuela Loi, agente di scorta uccisa con Paolo Borsellino, anche la trentasettenne è morta  nello svolgimento del proprio dovere, e questo, a suo avviso, deve essere il vero contrassegno per i mussomelesi. Sulla stessa scia il discorso del prefetto, che ha incitato tutti ad “affermare sempre la legalità non come slogan ma come pratica di vita.”