Santo Stefano Quisquina: finanziato il progetto “Terra di Cieli, Acqua e Pietre”

SANTO STEFANO QUISQUINA – Il Comune di Santo Stefano Quisquina si AGGIUDICA 1.6 MILIONI di EURO dopo la VITTORIA del BANDO BORGHI 2022! È stato finanziato il progetto “Terra di Cieli, Acqua e Pietre” che mette al centro dello sviluppo economico, sociale, culturale e ambientale la comunità, il bando del Ministero della Cultura dedicato alla rigenerazione di borghi sotto i cinque mila abitanti attraverso progetti finanziati dal PNRR fino ad un milione e seicentomila euro. “Orgoglioso del lavoro fatto. Orgoglioso di tutta la squadra che vi ha lavorato (un progetto di 300 pagine). Orgoglioso della mia comunità che si rigenera. Orgoglioso della mia comunità che va avanti”, ha ammesso Francesco Cacciatore, Sindaco di Santo Stefano Quisquina, particolarmente soddisfatto.

Il progetto finanziato si intitola “Terra di Cieli, Acqua e Pietre” e mette al centro dello sviluppo economico, sociale, culturale e ambientale la comunità. Una comunità che sappia davvero attirare e accogliere degnamente un turismo di qualità. Una comunità consapevole del valore del proprio patrimonio e competente nel trasformarlo in sviluppo sostenibile. Una comunità e un territorio da cui i ragazzi non debbano più andarsene ma possano costruire qui una professione che permetta loro di realizzare talenti e sogni. Uno sviluppo che permetta ad altri di tornare.

“Cieli, Acqua e Pietre” sono gli elementi identitari che ci caratterizzano a partire da quell’acqua di cui il nostro territorio è così ricco e da quelle pietre che sostengono i muri delle nostre case, del nostro eremo e del Teatro di Andromeda. E questi due sono anche uno spazio aperto verso cieli, paesaggi ed emozioni. Con la consulenza della società Impacta, figlia dell’esperienza del Museo dei 5 Sensi di Sciacca abbiamo costruito un’architettura di sviluppo completa, dove tutti gli interventi sono stati pensati per creare nuova occupazione che si mantenga anche senza risorse pubbliche, ossia un vero sviluppo che duri nel tempo.

La proposta progettuale (di 300 pagine) presentata al Ministero si articola in molteplici interventi per creare un nuovo livello di accoglienza turistica con contenuti a matrice culturale e identitaria, assieme a servizi di qualità.

Questo avverrà grazie a:
– un percorso di formazione degli abitanti per generare una comunità ospitante, consapevole del valore del proprio patrimonio e competente nel gestirlo e offrirlo al mondo;
– la ristrutturazione dell’ex mattatoio per trasformarlo nel sito di prima accoglienza dei turisti all’ingresso del paese, uno spazio condiviso dove poter realizzare le esperienze individuali e di gruppo (dalle cooking class alle lavorazioni artigianali), un luogo espositivo permanente per gli artisti del paese, un sito dove prelevare bici a pedalata assistita per scoprire il territorio;
– la realizzazione di un appartamento modello per l’albergo di comunità che permetta di stabilire uno standard elevato per l’attività di ricettività diffusa;
– l’apertura di uno spazio di coworking per permettere a residenti, turisti e smart worker in cerca di nuove destinazioni, di trovare le condizioni adeguate per poter restare a S. Stefano Quisquina;
– la formazione dei residenti e degli operatori per un turismo totalmente accessibile ad ogni tipo di fragilità con l’analisi delle potenzialità e criticità da abbattere;
– l’attivazione di infopoint diffusi tra i commercianti che diventano i primi narratori di bellezza del territorio;
– la realizzazione di opere d’arte che sappiano emozionare i visitatori ma anche connettere, lungo la strada, il paese con i suoi due grandi attrattori, l’eremo di S. Rosalia e il Teatro Andromeda la cui fama ha ormai passato i confini nazionali;
– la creazione di un “Festival dei 5 Sensi” come momento di condivisione pubblica di tutti gli elementi identitari;
– la riqualificazione di antichi abbeveratoi e la tracciatura di itinerari a piedi che colleghino il borgo con la natura che lo circonda, con l’acqua che ne fissa l’identità, con la narrazione di questi elementi e con il paesaggio da scoprire;
– la realizzazione di un “Atlante delle risorse e delle storie” per la narrazione identitaria del borgo;
– la nascita di un’agricoltura delle Relazioni dove il campo sia coltivato per essere condiviso, secondo il rivoluzionario modello concepito da Giuseppe Savino che oggi vede migliaia di persone percorrere anche grandi distanze per raccogliere con le proprie mani tulipani, girasoli, zucche o melograni;
– la ristrutturazione della legnaia dell’eremo di Santa Rosalia creando un punto di accoglienza per i visitatori, spazio per eventi ed esposizione opere d’arte;
– l’attivazione di un percorso per la valutazione d’impatto delle azioni intraprese seguendo criteri che monitorino costantemente le conseguenze in termini economici, culturali, sociali ed ambientali;
– laboratori e formazione per la creazione di una comunità energetica in grado di affrontare in modo condiviso le sfide dell’ambiente e dello sviluppo locale;
– e infine la creazione di un soggetto giuridico come la cooperativa di comunità che permetta proprio alal comunità di S.Stefano Quisquina di gestire il proprio sviluppo.

Tutto è connesso e si sostiene reciprocamente. Ogni intervento stimola anche gli altri e avrà un maggiore effetto proprio in ragione di quanto ogni azione sarà portata a compimento nei tempi, rigorosi, previsti. Ci sono competenze esterne che faremo nostre per essere in grado di costruire il futuro con le nostre mani.

La filosofia del bando si fonda sulla collaborazione tra pubblico e privato privilegiando la logica del partenariato, dove entrambi i soggetti, investono risorse ed è per questo che, per realizzare quanto fin qui descritto, sono stati coinvolti i migliori partner nazionali di ogni settore che collaboreranno con le associazioni locali: Impacta Impresa Sociale S.R.L.; Fondazione Avsi; Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani (ETS); Ashoka ONLUS; Terra promessa ETS; South Working- Lavorare dal Sud APS; Sikanamente APS; Slow Food Monti Sicani; Associazione APS “Pro Loco di Santo Stefano Quisquina; Via Delle Rondini APS; AZZEROCO2; Coop Identità e Bellezza impresa sociale no profit; Fondazione Istituto di Alta Cultura Orestiadi ONLUS B; Tools for Culture APS; Village4All; DARCH – Università degli Studi di Palermo, DIpartimento di Architettura.

COMUNICATO