CAMMARATA – Chi viene a Cammarata, rimane affascinato dalla sua caratteristica e singolare struttura urbanistica: le case una sopra l’altra, i caratteristici vicoli, le splendide chiese custodi di antiche tradizioni e di preziosi tesori; arricchire ancor di più il suggestivo paesaggio urbano con una spettacolare opera d’arte come quella realizzata recentemente in via Gerardi, darà un valore aggiunto alla valorizzazione del paese, sarà un’ ulteriore attrattiva che richiamerà tantissimi visitatori.
L’ Opera rientra in un progetto di sviluppo delle attività culturali ed artistiche, programmato dall’Amministrazione Comunale di Cammarata e che coinvolgerà diversi quartieri del centro abitato. Per questo motivo, il Sindaco Dott. Vincenzo Giambrone, ha accolto con entusiasmo l’idea del Prof. Renato Malta, di realizzare un grande murales in pieno centro storico.
Artefice del magnifico dipinto è l’artista siciliano Salvo Ligama, autore di tantissime opere sia in Italia che all’estero. Egli è stato contattato direttamente dal Prof. Renato Malta nostro illustre concittadino, insieme alla moglie, Notaio Adriana Pizzuto.
“Inizialmente l’artista – ha dichiarato il Sindaco – propose un soggetto tra il reale e il mitologico, fortemente espressivo e rappresentativo. Abbiamo dato l’autorizzazione all’esecuzione dell’opera, quando l’Italia si è fermata a causa della tragica e dolorosa pandemia. Non si è più parlato del murales fino ai primi timidi passi di ritorno alla socializzazione: non eravamo più quelli di prima e neanche l’idea iniziale incontrava più il nostro entusiasmo. Rivedendo il progetto con l’artista, abbiamo pensato che il tema dovesse coltivare nello spettatore la reazione alla flessione sociale ed economica a cui il coronavirus ci aveva obbligati.
“Stiamo elaborando – ha concluso il Sindaco- un progetto organico per i vari quartieri del paese, un progetto ordinato che possa fare emergere le diverse peculiarità e identità caratterizzanti, tutte componenti di un unico tessuto capace di creare opportunità di sviluppo anche attraverso le multiformi espressioni del bello. L’Amministrazione, come nel caso dell’Auditorium, crede nell’arte e, come sosteneva Andrea Camilleri “L’arte genera lavoro e bellezza”.