San Giovanni Gemini, il Consigliere Miceli: “leso il mio diritto di parola in Consiglio Comunale”

SAN GIOVANNI GEMINI – Riceviamo e Pubblichiamo dal Consigliere Comunale di San Giovanni Gemini, Antonietta Miceli, una nota sui lavori dell’ultimo Consiglio Comunale, che ha visto affrontare il punto sulla Fusione dei Comuni di Cammarata e San Giovanni Gemini. 

Si legge nella nota

Durante la seduta dei lavori consiliari svoltesi l’otto marzo scorso è stato trattato l’ordine del giorno: “Progetto fusione Comuni Cammarata-San Giovanni Gemini – Osservazioni”.

L’Organo di Revisione contabile del Comune esprimeva con una nota delle perplessità in merito alla deliberazione consiliare n. 56 del 08/11/2017, che aveva per oggetto: “Approvazione progetto di fusione e avvio dell’iniziativa del procedimento di fusione dei Comuni di Cammarata e San Giovanni Gemini”, già pubblicata all’albo pretorio del Comune e votata favorevolmente.

L’Organo di Revisione eccepiva alcune mancanze, tra le quali le molte lacune e criticità che non risultavano affrontate e studiate adeguatamente dal progetto di fusione e in particolar modo gli aspetti economico-finanziari e la loro sostenibilità, recitando che “non era corretto mettere il cittadino di fronte a tale scelta così importante, se il quadro d’insieme è così lacunoso e poco dettagliato”.

Ritenendo importanti tali osservazioni, il consigliere Miceli, durante i lavori consiliari, ha più volte e con insistenza chiesto di avere dei chiarimenti dai parte dei Revisori contabili, presenti in aula, ma si è vista per altrettante volte  interrotta nei suoi interventi dal  consigliere Giracello, non comprendendone le ragioni, vista l’importanza del dibattito e dell’argomento posto in esame.

“Nell’ultimo mio intervento – spiega il Consigliere Miceli –  che precedeva peraltro il mio abbandono dell’aula consiliare, il Vice Presidente del Consiglio Centinaro, che in quel momento presiedeva i lavori, non solo permetteva ad altri consiglieri di interrompermi, ma ancor più grave mi toglieva la parola per passare immediatamente alla votazione, ledendo così il mio diritto di parola in Consiglio Comunale. Allora mi chiedo, perché questo diniego alle mie richieste di chiarimenti ? Forse c’è qualcosa che non si vuol far sapere? Perchè questa fretta nel chiedere l’immediata votazione?”