
SAN GIOVANNI GEMINI - Un'iniziativa promossa dai frati di San Giovanni Gemini e da alcuni terziari francescani con l'obiettivo di ripercorrere le orme di Santa Rosalia. Ha riscosso interesse l'Itinerarium Rosaliae che, dal 20 al 23 Luglio scorso, ha visto la partecipazione di una trentina di giovani e meno giovani impegnati in un percorso di circa 180 km che ha "toccato" le più grandi e maestose riserve del comprensorio dei Monti Sicani. Vincenzo Riolo ha diretto la parte tecnico-organizzativa, mentre fr. Michele Barone e Luigi Librera hanno ricoperto il ruolo di accompagnatori spirituali lungo il tragitto sulle orme di Santa Rosalia che, quando scappò da Palermo dalla famiglia per ritirarsi con Cristo, giunse fino all'Eremo della Quisquina.
L'Itinerarium Rosaliae ha avuto inizio giovedì mattina, 20 Luglio, con il raduno del gruppo all'Eremo in Santo Stefano Quisquina. Dopo la celebrazione della Santa Messa, ogni pellegrino si è messo in viaggio con addosso una conchiglia, simbolo del "pellegrinare". Le alte temperature e il sole cocente non hanno per nulla intimorito i partecipanti, il quale hanno cementato un rapporto formando un gruppo sempre più forte. Durante la prima tappa si è svolto un pranzo a sacco in riva al Lago del Fanaco, mentre il pernottamento è avvenuto nel cuore della riserva di Monte Carcaci, luogo dove tutti i pellegrini hanno ricaricato le energie dopo le fatiche del primo intenso giorno di cammino.
Nel secondo giorno, il 21 Luglio, il gruppo è ripartito alla volta di Prizzi, in direzione della Parrocchia Santa Rosalia dove Don Francesco Carlino ha ospitato i pellegrini per un meritato pranzo preparato dai fedeli della zona e per alcune ore di riposo prima di rimettersi in viaggio. La tappa è proseguita per Palazzo Adriano: ad attenderli Don Salvatore Ruffino. Il gruppo ha trascorso una serata di musica ed evangelizzazione all'interno della piazza in cui vennero girate le riprese del film "Nuovo Cinema Paradiso".
Ed eccoci al terzo giorno, sabato 22 Luglio, probabilmente il più pesante, perchè il percorso si è presentato abbastanza lungo. Pellegrini in cammino verso Burgio, in provincia di Agrigento. Rinfrescati da una sorgente di acqua, il gruppo ha pranzato all'aperto nel bosco di Sant'Adrano e nel bel mezzo della natura incontaminata. Quest'ultimo è stato il tragitto più bello perchè ha permesso ai pellegrini di osservare la maestosità del paesaggio, gli scorci magnifici resi ancor più affascinanti dall'incantevole tramonto. Si è giunti, così, a Burgio. La serata è proseguita con una cena e un giro tra le vie del paese, poi un meritato riposo al convento dei Frati Cappuccini al culmine di tre giorni molto dispendiosi dal punto di vista fisico, ma intensi e ricchi dal lato lato ambientale, culturale e religioso.
Domenica mattina, 23 Luglio, è stata celebrata la Santa Messa all'interno della chiesetta del Convento, seguita da una visita all'interno di alcune botteghe del luogo dove vengono realizzate ceramiche locali. Il bilancio dell'Intinerariu Rosaliae, a conclusione della tre giorni, è più che positivo e da ripetere per completare il resto del percorso di 120 km (quello effettuato in questi tre giorni è di 64 km). Il tragitto ha presentato naturalmente le sue scomodità e in alcuni momenti la fatica ha preso il sopravvento alla voglia dei pellegrini di raggiungere la meta finale. Un cammino tortuoso ma utile, spesso e volentieri, per ritrovare se stessi in un percorso di vita che ci deve vedere sempre alla ricerca, in movimento e a caccia di un obiettivo da inseguire.