MONTI SICANI – Nei primi giorni era considerata solo un’ipotesi o pressappoco. Da oggi è divenuta ufficiale: l’iscrizione al prossimo campionato di Terza Categoria sarà gratuita. Decisione quasi a sorpresa quella deliberata nel corso dell’ultima riunione del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti presieduta da Cosimo Sibilia (nella foto copertina). La Terza Categoria, l’ultima serie della lunga piramide calcistica, è la più colpita dalla crisi economica che oramai da anni affligge numerose società, costringendo loro a rinunciare alla partecipazione. Nel tempo sono scomparse diverse realtà, più di 1000 negli ultimi vent’anni. Questo campionato quasi “amatoriale” ne ha fatto notevolmente le “spese”: province e addirittura regioni, infatti, non hanno più squadre e non presentano più questa categoria. Due anni fa, tra l’altro, era emersa la possibilità di abolire definitivamente la Terza Categoria e in alcune regioni è accaduto.
Da quest’anno la Lega Nazionale Dilettanti intende sostenere tutte quelle piccole società afflitte dalla “crisi”, ma che tuttavia non perdono la loro passione per il calcio. Si è deciso, quindi, di escludere dal pagamento dei diritti d’iscrizione le società di nuova affiliazione. Per le società che, invece, partecipano da due o più stagioni in Terza Categoria verrà fornito un kit completo comprendente materiale tecnico-sportivo. “Negli ultimi anni abbiamo perso molte squadre – ha ammesso con una certa delusione Cosimo Sibilia, presidente della LND – per questo l’iniziativa rappresenta un gesto concreto per far ripartire il calcio dilettantistico dalle basi, quindi dalla Terza Categoria provinciale. Questo – ha proseguito – sarà il primo di una lunga serie di incentivi destinati a facilitare la partecipazioni delle società ai nostri campionati dilettanti”.
Un vantaggio consistente per le squadre di nuova affiliazione: i diritti di iscrizione, lo scorso anno, superavano i cinquecento euro. Dalla prossima stagione sportiva 2017/2018 non sarà più così. Una buona notizia per alcune delle nostre piccole realtà “Sicane” scomparse dai ranghi federali negli ultimi 2-3 anni.
