S. STEFANO QUISQUINA – Un viaggio partito dall’Etna verso la Sicilia interna, facendo tappa a S. Stefano Quisquina, prima di proseguire verso la costa occidentale: la produttrice e regista Nella Condorelli esplora le possibili location de “La Storia Vergognosa”, il nuovo progetto cinematografico della documentarista siciliana impegnata questa volta a narrare una pagina di storia tanto familiare quanto poco nota, quella dell’emigrazione siciliana di fine Ottocento, inizi Novecento, ricostruita partendo proprio dai luoghi custodi di una memoria da far riemergere.

Lunedì 5 dicembre, la produzione Factory Film con la regista ha visitato la provincia di Agrigento, e incontrato il sindaco di Santo Stefano Quisquina, Francesco Cacciatore, con il vice sindaco Ignazio Schillaci e l’assessora alla cultura Giovanna Ferraro. Qui, guidati dalla disponibilità di esponenti cittadini della cultura, del turismo, della pro loco, della biblioteca comunale, e della gente, la produzione ha potuto visitare il territorio della Riserva del Monte Cammarata e l’antico centro storico che fu paese natale di Lorenzo Panepinto, maestro, artista, tra i capi del movimento contadino siciliano, organizzatore delle lotte per le affittanze collettive della terra, emigrato negli Stati uniti nel 1907, assassinato dalla mafia nel 1911.

Una figura presente tutt’oggi nella memoria degli stefanesi: “Siamo lusingati della proposta della produttrice Nella Condorelli e interessati al progetto cinematografico anche per ragioni storiche – dichiara il sindaco Cacciatore –, la mia amministrazione proprio di recente ha ottenuto l’intitolazione dell’Istituto Comprensivo al maestro Lorenzo Panepinto, che nel mese di maggio commemoriamo all’interno delle Giornate della Legalità e della Memoria promosse dalla Consulta Giovanile. Aggiungo che Santo Stefano, con la sua collocazione all’interno della Riserva naturale dei Monti Sicani, offre ambientazioni ideali per set cinematografici, oltre a siti storici affascinanti quali per esempio l’antico eremo di Santa Rosalia, un convento medievale perfettamente conservato, e tutt’oggi tappa dell’ “Itinerarium Rosaliae”.

Dopo Santo Stefano Quisquina, ed un passaggio al Teatro Andromeda dell’artista Lorenzo Reina sugli altipiani pastorali che coronano il paese, la visita della produzione ha toccato Sambuca di Sicilia, il “borgo più bello d’Italia 2016”, centro storico di grande valore paesaggistico, e anch’esso sulla rotta dell’emigrazione siciliana oltreoceano che tra il 1900 ed il 1925 svuotò interi paesi, con la cifra record di circa due milioni di emigrati. Uomini, donne, bambini. Da Sambuca di Sicilia erano partite anche Rosa e Caterina Bona, due delle 38 operaie italiane che nel 1911 trovarono la morte nel rogo della fabbrica Triangle Waist Company, ogni anno ricordato nella Giornata Internazionale delle Donne, l’8 Marzo. A Sambuca di Sicili la produzione ha potuto immergersi in un’atmosfera urbanistica di grande fascino, tra le mura dell’antico quartiere arabo, le suggestive piazze della Sambuca notturna, il teatro L’Idea, gioiello d’arte dei primi del Novecento, gli straordinari disegni e le tele del pittore Giambecchina (nome d’arte di Giovanni Becchina nato a Sambuca di Sicilia il 2 agosto 1909 e morto a Palermo il 14 luglio 2001), installati presso la chiesa sconsacrata di San Calogero a cura dell’Istituzione Gianbecchina, che ricostruiscono la fatica del lavoro e la vita dei contadini nei latifondi, trasmettendo anche alle generazioni più giovani la memoria ed il senso profondo dell’appartenenza identitaria alla terra.

Nelle prossime settimane la produzione Factory Film continuerà i suoi sopralluoghi, muovendosi dal centro dell’Isola verso la costa palermitana e trapanese. “La storia che vogliamo raccontare sta dentro il dna di questi luoghi – dichiara la produttrice e regista Nella Condorelli – perché la memoria che racchiudono è un patrimonio universale”.

Il progetto cinematografico “La Storia Vergognosa”, le cui riprese esterne sono previste per la primavera 2017, è stato recentemente riconosciuto dal MIBACT Direzione Generale Cinema “ film d’interesse culturale” ( decreto del 19 settembre 2016). Propone un viaggio cinematografico nelle pieghe della prima grande ondata migratoria nazionale verso l’ America, tra il 1900 e il 1925, a maggioranza siciliana. Il racconto segue le tracce delle migliaia di contadini, zolfatari, piccoli artigiani, uomini, donne, bambini, che approdarono ad Ellis Island in cerca di un futuro migliore, e ricostruisce a sorpresa una delle pagine più censurate dell’emigrazione fine ‘800, da una riva all’altra. La Sicilia e l’America. Il filo rosso sono le cronache di Adolfo Rossi, uno dei più grandi inviati italiani del suo tempo. Veneto, emigrante egli stesso dal Polesine a New York, amico fraterno di emigranti siciliani con cui condividerà anche uno strabiliante viaggio da New York al lavoro nelle miniere del Colorado (attraverso sette stati), Rossi racconta l’America con uno sguardo diretto sui fatti che riflette in sostanza lo sguardo di tutti gli immigrati di fronte al “nuovo mondo” ed alla sue contraddizioni. E’ lo sguardo dei nostri nonni e bisnonni, oltre la nostalgia ed il distacco dalla terra lontana; uno sguardo vero mai raccontato sin oggi al cinema, e nel quale molti ritroveranno l’eco dei racconti dell’infanzia.

Il progetto fa proprie le cronache americane di Rossi, e segna una continuità con il documentario precedente della regista, “1893. L’inchiesta”, che narra la vicenda del movimento dei Fasci dei lavoratori attraverso l’inchiesta realizzata da Rossi a dorso di mulo nella Sicilia del 1893. E’ l’unica testimonianza diretta del movimento siciliano contro la schiavitù del lavoro e la mafia del latifondo, purtroppo dimenticato dai libri di storia nazionale, e considerato invece che dalla storiografia internazionale il più importante dell’Europa del XIX secolo, dopo la Comune di Parigi.

Oltre al riconoscimento Mibact Direzione Generale Cinema, “La Storia vergognosa” si avvale allo stato attuale dell’associazione produttiva AAMOD Archivio Storico del Movimento Operaio e Democratico, e della collaborazione tra gli altri dell’Archivio di Palermo- Soprintendenza Archivistica della Sicilia, dell’Archivio di Stato di Rovigo, dei Comuni di Castiglione di Sicilia e Lendinara in Veneto, della FNSI Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Di grande interesse, tra l’altro, anche l’adesione al progetto della NYWFT New York Women in Film & Television, gruppo neworkese che associa registe e attrici del calibro di Angela Bassett, Glenn Glose, Merryl Streep, Woophy Golberg, e l’adesione di università dello Stato di New York. “Alla fine di febbraio, saremo probabilmente negli Stati uniti per presentare il nostro progetto anche alle comunità italo-siculo-americane e la campagna di crowdfunding che lanceremo a metà dicembre, visibile a tutti sulla piattaforma internazionale Indiegogo specializzata nella raccolta di fondi dal basso”.