Mussomeli. I ragazzi di Casa Rosetta esempio di misericordia

MUSSOMELI – La soddisfazione sui volti degli attori al termine della rappresentazione, durante il lungo applauso del pubblico presente, è la dimostrazione che mesi di lavoro hanno dato i frutti sperati.
Stamattina, subito dopo la celebrazione eucaristica, presso la Chiesa di Santa Maria, i ragazzi dell’Associazione Casa Famiglia Rosetta si sono abilmente cimentati nella messa in scena della parabola del Padre Misericordioso, tratta dal Vangelo di Luca.
Una scelta non casuale, come ha spiegato la voce fuori campo prima che il sipario si aprisse per dare loro la parola.
Accogliendo l’invito del Papa, che ha fatto del 2016 un anno di grazia attraverso il Giubileo Straordinario della Misericordia, si è pensato di rappresentare tra le parabole evangeliche quella che più ha toccato le corde del loro cuore.
Insomma, hanno voluto stringere in un abbraccio misericordioso i presenti, dando testimonianza viva che la loro “croce” è solo una delle tante “croci”, fisiche o spirituali, che chiunque di noi può ritrovarsi a dover portare.
Eppure nelle difficoltà, uniti, è possibile superare qualsiasi ostacolo.
“Questi ragazzi – ha detto Padre Vincenzo Sorce, presidente dell’Associazione – stanno vivendo questo momento nella felicità. Il precetto pasquale di oggi è la dimostrazione che non sono creature di Dio abbandonate a se stesse, nonostante le mancanze delle istituzioni. Ringrazio in particolare i ragazzi delle scuole che hanno accolto in nostro invito. Sono per noi un’ondata di innocenza, ossigeno e potenza. Insieme possiamo fare vincere la vita.”
Tra gli intervenuti, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, c’era l’assessore alle politiche sociali Giuseppina Territo.

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