Mussomeli: chiude il Punto Nascita. Lettera al Ministro

MUSSOMELI – Il Punto Nascita di Mussomeli chiude il primo dicembre.
A deciderlo il manager dell’Asp nissena Carmelo Iacono dopo che la sua richiesta di messa in sicurezza dell’intero reparto è caduta nel vuoto.
E così la politica locale si è attivata per scongiurare l’ennesima “data di scadenza”, scrivendo al Ministro per la salute Beatrice Lorenzin e invitandola a rivedere il piano di razionalizzazione dopo aver testato di persona cosa significherebbe per una partoriente affrontare la strada verso Caltanissetta. Il tutto corredato da documentazione fotografica.
Ecco la missiva a firma del primo cittadino Giuseppe Catania:
“Onorevole Ministra,
Catania-GiuseppeLe scrivo in relazione alla decisione di chiudere il punto nascita di Mussomeli, comune situato nell’entroterra siciliano, in provincia di Caltanissetta, con una popolazione di circa 11.000 abitanti, capofila del Distretto sociosanitario che comprende i comuni di Acquaviva, Campofranco, Sutera, Vallelunga Pratameno, Villalba. Fruitori dei servizi socio-sanitari presenti presso la struttura sanitaria ospedaliera e del punto nascita in particolare (aperto ed attivo da ben 36 anni), sono gli abitanti dei comuni sopracitati e dei comuni viciniori appartenenti a due altre diverse provincie quali Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi, Alia per la provincia di Palermo e Cammarata, San Giovanni Gemini e Casteltermini per la provincia di Agrigento (con un bacino di utenza superiore agli 80.000 abitanti), attratti dalle competenze professionali e dall’umanità degli operatori sanitari impegnati nella gestione della struttura. Questo punto nascita che negli anni ha garantito servizi eccellenti alle puerpere e ai neonati, senza mai far registrare casi di malasanità adesso è in pericolo, perché ragioni di contenimento della spesa impongono di valutare il numero di utenti che durante l’anno hanno partorito presso il nostro punto nascita, a nulla rilevando che la posizione orografica del nostro comune consente di raggiungere l’ospedale più vicino in non meno di un ora, quando le piogge ne consentono la percorrenza. Si On.le Ministra, perché basta un temporale che impedisce di transitarvi che si rimane completamente isolati. L’adeguamento alla normativa europea che impone il preciso rispetto delle condizioni di sicurezza in cui la struttura deve operare deve essere rispettato, ma al contempo occorre assicurare la vita di una mamma e di un bambino, consentendole di partorire in altrettante condizioni di sicurezza, che non possono certo essere assicurate se l’ospedale più vicino, in alcuni periodi, è completamente irraggiungibile o nella migliore delle ipotesi lo sarà dopo più di un ora. Ci si chiede perché non ottemperare alle due esigenze mettendo in sicurezza con degli interventi che si reputano necessari, ma in una struttura che è già attrezzata con strumenti e personale, garantendo il diritto alla salute a ciascun individuo? Ministra, mi rivolgo a Lei con la fiducia che possa ascoltare questa mia richiesta d’aiuto, che rappresenta quella di un intere comunità che a gran voce chiedono il mantenimento del punto nascita di Mussomeli. So quanto per Lei sia altrettanto difficile fare delle scelte che si rendono necessarie ed indifferibili, quali la razionalizzazione mirata al contenimento della spesa, ma il diritto alla vita penso debba essere prioritario dinanzi a qualsiasi altra scelta. E’ per questo motivo che La invito a venire a Mussomeli per rendersi conto di presenza della difficoltà delle condizioni viarie del nostro territorio e della carente sicurezza, questa si, che la chiusura di questo punto nascita comporterebbe. Ci onori della Sua visita e se dopo averla effettuata riterrà che le condizioni viarie sono tali da poter garantire la sicurezza delle puerpere allora sarà la nostra comunità ad accettare la decisione con assoluto rispetto. Io, al contrario, sono certo che non appena si renderà conto di persona di quelle che sono le nostre vie di comunicazione, con la sensibilità politica che la contraddistingue oltre che con la sensibilità di mamma, sarà Lei stessa la prima ad opporsi alla decisione di chiudere il nostro punto nascita.
Attendo con fiducia una Sua risposta.
Ossequiosamente.”