Cammarata, protesta degli studenti dello Scientifico e dell’IPIA Archimede: “Vogliamo certezze”

CAMMARATA – Duecentocinquanta ragazzi, nella mattinata di venerdì 9 Ottobre, sono scesi in piazza per protestare e aderire allo sciopero nazionale denominato “Vogliamo il potere”. Gli studenti del Liceo Scientifico “Madre Teresa di Calcutta” e del plesso staccato IPIA Archimede di Cammarata hanno alzato la voce affinchè possa avvenire un cambiamento netto. La protesta, in ordine nazionale, era già nell’aria da tempo e per i tanti giovani studenti c’è stata l’occasione di manifestare le proprie idee nel bene dei propri diritti, credendo ad un cambiamento che tuttavia stenta ad arrivare. Gli studenti dei due plessi chiedono sia fatta chiarezza sulle riforme della scuola e che vengano tutelati i propri diritti e doveri. Queste due componenti, al momento, non riescono a garantire un futuro fatto di certezza per via di un’inadeguata formazione e un’opportunità di lavoro degna dei sacrifici fatti nel percorso di studio.

Protesta studenti2“La scuola pubblica ha sempre più l’aspetto di una scuola privata” si legge in un comunicato degli studenti, oppure “Il silenzio è degli ignoranti, la voce è degli studenti”. La manifestazione in piazza svolta dei tantissimi ragazzi/e prevedeva un elenco ben nutrito di motivi, tra cui: istruzione gratuita e un sapere accessibile a tutti, abrogazione della riforma Gelmini e de La Buona Scuola, ripensamento radicale dell’impostazione attuale dei cicli formativi, istituzione di un finanziamento strutturale in istruzioni in legge e stabilità.

In più, nell’elenco raffiguravano altri motivi: revisione riforma ISEE che ha escluso tanti studenti dalla possibilità di accesso alla borsa di studio e la fine della condizione di precarietà esistenziale e lavorativa. Gli studenti, infine, lotteranno affinchè possano esserci diritti universali per tutti. La protesta potrebbe non fermarsi qui: circa trecento ragazzi e ragazze, come del resto in tutta Italia, lotteranno per avere delle rassicurazioni sul proprio futuro.  Questa è stata la prima giornata di manifestazioni in piazza ed è possibile che nei prossimi giorni la protesta possa ripetersi nuovamente.

Giuseppe Varsalona