Magna via francigena Castri Novi: approvato il bando alla regione

CASTRONOVO DI SICILIA – Buone notizie dall’assessorato regionale al turismo: è stato approvato il bando sui Cammini Religiosi “Magna Via Francigena”, tra questi rientra anche quello di Castronovo di Sicilia, capofila di 12 comuni che sono riusciti a mettere a punto un sistema di vie che ha come punto d’unione la via francigena: la via che da Agrigento risale verso Palermo.Ma questo è solo un primo passo verso il finanziamento del progetto da oltre 200.000,00 € che permetterà di istituire un vero e proprio percorso tra Palermo e Agrigento. Un primo passo che corona gli ultimi due anni caratterizzati da duro lavoro e grandi sacrifici.

A dichiararlo è l’Assessore alla Cultura di Castronovo di Sicilia Giorgio Piazza: “In quanto assessore alla cultura mi prendo il merito di averci creduto e mi corre l’obbligo di ringraziare tutte le persone che insieme a me hanno speso tempo, sudore, fatica e che ci hanno messo tanta passione: il Dott. Davide Comunale, Irene Marraffa, Giuseppe Benincasa e l’Arch. Cosima Orlando che insieme a me ha passato settimane in ufficio anche fuori orario di lavoro per aiutarmi a montare il progetto. Ringrazio anche il progettista Oreste Lo Basso e l’Arch. Fausto Alfonso e tutti i comuni partner del progetto.”

Il progetto Cammini Religiosi comprende, oltre alla “Magna Via Francigena” che da Agrigento risale verso Palermo, anche la via che da Palermo porta a Messina lungo le Madonie e i Nebrodi, chiamata “Palermo – Messina per le montagne ”; la via che da Mazara del Vallo risale verso Palermo, chiamata Via Francigena mazarense; la via romana che da Mazara porta a Siracusa, chiamata Via Selinuntina; la via che da Gela, lascia la Selinuntina e punta a Maniace ed alla sua abbazia, chiamata Via Francigena Fabaria.
Un sistema di più di 1000 km di vie che permettono di camminare in zone spesso lontane dal grande turismo ma ricche di tradizioni, cultura, buon cibo e ottimi sorrisi, dove l’accoglienza è garantita da strutture convenzionate o da alloggi “pellegrini” messi a disposizione dai comuni.
Un percorso da affrontare con tanto di sacco a pelo, bacchette da cammino, zaino leggero e scarpe da trekking.