Il pittore stefanese Alfonso Leto in mostra al museo diffuso urbano di Castell’Umberto

SANTO STEFANO QUISQUINA – Già noto, in Sicilia come su tutto il territorio nazionale, per il suo estro creativo e la sottile ironia delle sue opere, il pittore stefanese Alfonso Leto (nella foto in alto), con il suo bagaglio creativo, arriva questa volta in provincia di Messina. L’artista di talento di Santo Stefano Quisquina sarà presente, con i suoi lavori, il 7, il 2324 agosto, alla prima edizione di Arte Pubblica.

La mostra si colloca nel più ampio progetto di un circuito museale urbano e avrà luogo a Castell’Umberto, un piccolo comune in provincia di Messina, in collaborazione con Gli Occhi della Sicilia di Giuseppe Greco, architetto-artista di Capo d’Orlando ma originario di Bivona, curatore dell’iniziativa. Opere dei più importanti e affermati artisti contemporanei del panorama siciliano saranno esposte nelle aree urbane e sub-urbane del comune umbertino a voler creare un “villaggio” dell’arte contemporanea che per tre giorni ospiterà workshop, mostre, estemporanee, installazioni e conferenze.

Tra i nomi che compongono la kermesse di artisti presenti, quello del nostro Alfonso Leto. Esplorando e reinterpretando, attraverso le sue opere, la società attuale con le sue innumerevoli contraddizioni, l’artista stefanese, anche questa volta, metterà in scena la sua pittura, frutto di un lungo e intenso percorso artistico. Cresciuto nel contesto sociale e artistico della Palermo degli anni settanta e ottanta, Alfonso Leto elabora un’originale e ironica critica delle moderne ossessioni dell’uomo: moda, religione, pubblicità, consumismo globalizzato, erotismo e tecnologia si soprappongono sulla tela per divenire efficace strumento di decostruzione dei moderni codici della comunicazione sociale.

«Ed è proprio nella splendida pittura di Alfonso Leto che la figura, così intensa, diviene l’assunzione eccentrica di un’apparenza particolare, suggestivamente giocata tra fantasia e immaginazione», scriveva del resto Francesco Carbone che ha osservato da vicino il debutto del suo originale percorso artistico.

Giusi Francaviglia