Festa della donna: “regaliamoci la consapevolezza di quanto valiamo”

festa della donnaMONTI SICANI – Arriva dalle donne della redazione di Magaze un pensiero particolare sulla giornata di oggi, sulla Giornata Internazionale della Donna, sulla Festa della Donna.
“Una sorta di manifesto con i nostri pensieri per fare un augurio alle donne dei nostri paesi. – spiega la collaboratrice Epifania Lo Presti, che ha avuto l’idea – Un augurio che arrivi da donne sognatrici come noi che credono nella crescita, nello sviluppo del nostro territorio e in un’emancipazione più profonda (io stessa non so bene di che tipo di emancipazione si tratti, i diritti li abbiamo ottenuti quasi tutti, ma a volte anche semplicemente nel linguaggio c’è quel “maschilismo” che volontariamente o involontariamente discrimina). Uno sviluppo che parta proprio da piccole donne come noi che, con il loro contributo, lasciano molto e arricchiscono le nostre realtà cittadine. Assieme lanciamo un messaggio di bellezza e di libertà.”

Lucia Alongi – Nell’era delle pari opportunità, purtroppo, sono numerosi i casi di femminicidio, dunque una festa come quella dell’8 marzo deve essere anche vista come un modo per ricordare l’importanza dell’essere donna. Un modo per non scordare quelle donne che hanno il coraggio e la forza di volontà di alzare la testa dinanzi agli abusi che subiscono dai propri uomini. Un input per quelle donne che vivono ancora nell’ombra dei propri mariti, affinché decidano di denunciare tutti i soprusi subiti da chi si crede più forte fisicamente ma che non lo è moralmente. Siamo donne: la nostra vera risorsa è la forza del nostro animo!

Francesca Buscemi – In una giornata di commemorazione come quella di oggi ricordiamo tutte quelle donne che hanno sognato un mondo migliore, desiderose di vivere in pieno una vita all’insegna della bellezza universale, priva di quelle ingiustizie che impediscono ad ogni fiore di ritrovare la sua primavera. Donne come elemento predominante nella storia dell’umanità. Donna come donatrice di vita, guerriera combattiva che ha fatto a pugni con i pregiudizi di un’epoca schiava di ideologie maschiliste.

Elisa Chillura – Facciamoci un regalo. Regaliamoci la consapevolezza di quanto valiamo. E se proprio di Festa della donna si deve parlare che sia la festa delle azioni più preziose che una donna sa fare: come quando a casa tutto è perfettamente a posto senza che nessuno ce ne ringrazi; come quando svolgiamo lavori “maschili” senza timore di alcun giudizio; o quando sfidiamo gli ultimi integralisti rimasti, legati all’idea di “fimmina” dell’entroterra remissiva e con poche ambizioni, provando a reinventarci un’identità, tra creatività, un po’ di lucida follia, e quell’incomprensibile fiducia nel futuro che solo una donna, una madre, può avere.

Giusy Fasino – I pregiudizi sulle donne sono infondati fondamentalmente perché non esiste un prototipo di donna. Ognuna di noi ha deciso di ritagliarsi addosso una propria identità predominante, senza però annullare le altre. C’è chi ha scelto di essere una donna in carriera, mettendo in secondo piano tutto il resto; chi una madre a tempo pieno, trovando nell’accudimento dei figli la propria realizzazione personale; chi è riuscita nell’impresa di coniugare casa e lavoro, per virtù o per necessità; chi è una single convinta; chi si è conquistata la propria libertà scrollandosi di dosso l’appellativo di “fimmina di casa” e chi, invece, quell’appellativo se lo tiene stretto stretto, con convinzione. Ogni donna ha molteplici sfumature. Ogni donna afferma la propria identità anche se la eclissa per amor degli altri. Attenzione, però… siate sempre voi a decidere come e fino a quando.  È questo il mio consiglio in una giornata dedicata alla donne che ispirano il cambiamento.

Giusi Francaviglia – Festeggerò la Festa delle donne quando si potrà camminare per le strade senza che il loro corpo venga offeso verbalmente dall’ignorante di turno; quando in tarda serata non si incroceranno solo uomini; quando una donna non avrà più paura di camminare da sola; quando non sarà costretta a vendere il proprio corpo per ottenere un posto di lavoro o semplicemente per sopravvivere; quando non sceglierà più di sposare un uomo qualsiasi solo perché sta aspettando un figlio o si sente sola. Festeggerò quando la donna sarà veramente libera. Quel giorno sarà la vera festa della donna.

Valentina Maniscalco – Essere donna 365 giorni l’anno, non solo in una giornata prestabilita con un rametto di mimosa a segnalarcelo. Essere consapevoli della forza immensa che ogni donna porta con sé e mette in ogni cosa che fa, che sia un piccolo gesto quotidiano o un’opera che segnerà il passo della storia. Essere donna nonostante la società ci ricordi che “siamo il sesso debole” e ci mortifichi con quote rosa riconosciute per legge e non per i meriti e i traguardi raggiunti con impegno e sacrifici. Essere donna nonostante la brutalità e la violenza di cui spesso si è vittima per il semplice motivo di essere donna. Essere donna e sapere di poter cambiare il mondo, anche solo con un sorriso. Essere donna e poter trovare sempre la forza per rialzarsi e puntare sempre più in alto. Essere donna e amare senza misura, senza ma e senza se. A tutte le meravigliose donne che ogni giorno cambiano il mondo e lo rendono migliore.

Alle nostre lettrici, alle donne dei Monti Sicani, alle inguaribili sognatrici che a denti stretti provano ad immaginare un futuro nel nostro entroterra; alle donne impegnate professionalmente e politicamente, alle donne che con impegno e determinazione affrontano le sfide che la quotidianità sottopone; alle lavoratrici precarie e a quelle che sono alla ricerca del primo impiego, alle studentesse e alle bambine donne di domani va questo nostro pensiero (Epifania Lo Presti).