Istituito l’Albo Agricoltori Filiera Corta

Al consumatore si offre l’opportunità di trovare prodotti di elevata qualità, freschezza e genuinità, tracciabilità, agrobiodiversità di varietà locali non facilmente reperibili nei mercati tradizionali.

Con decreto dell’Assessorato regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca è stato istituito presso il Dipartimento Agricoltura l’Albo ufficiale degli agricoltori della Filiera Corta. Con lo stesso provvedimento si mette un po’ di ordine ad una materia che da un ventennio è in fase di sviluppo e di evoluzione.

Gli agricoltori interessati possono richiedere con apposita istanza, il tesserino identificativo. L’istanza deve contenere alcune informazioni, quali l’identificazione dei luoghi di produzione, i prodotti da commercializzare ed il calendario di produzione.

E’ notorio che le filiere corte sono modalità di vendita dei prodotti agricoli e zootecnici che si concretizzano nella eliminazione di intermediari fra produttori e consumatori con beneficio sia dei produttori che degli stessi consumatori.

Le filiere corte si riferiscono alle diverse tipologie quali i mercati dei contadini, le vendite all’interno delle aziende o sulla strada confinante con l’azienda, vendita durante la manifestazioni quali fiere e sagre, in distributori automatici in sede fissa come quello del latte fresco, o ancora presso le strutture turistiche, agrituristiche o in luoghi di interesse paesaggistico e ambientale. Anche la vendita al consumatore on-line fa parte della tipologia della filiera corta, come pure la realizzazione di reti di produttori e consumatori consistenti nella collaborazione tra comunità rurali ed urbane e aziende agricole. Interessante è anche la possibilità di vendita a gruppi di acquisto solidali (GAS).

La filiera corta è una opportunità di sviluppo economico delle aree rurali marginali per la possibilità aumentare il reddito aziendale e creare un flusso di cassa continuo ed immediato.
Con il piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 sono stati realizzati spazi pubblici attrezzati con adeguate infrastrutture in grado di ospitare mercati locali per la commercializzazione dei prodotti tipici.

Una sana filiera corta promuove l’incontro dei consumatori con i produttori, consente la diffusione di prodotti pressoché sconosciuti alla massa, divulga le tradizioni enogastronomiche e alimentari della Sicilia, sostiene le produzioni di nicchia e fa conoscere le produzioni locali alcune dei quali in via di scomparsa.

Si può quindi affermare che il rapporto costo benefici è sicuramente a favore dei benefici. Un piccolo passo a favore dei produttori agricoli e zootecnici e dei consumatori.

Per maggiori informazioni si rimanda al decreto assessoriale n.8/GAB del 14/02/2014 in corso di pubblicazione nella GURS.