Trapani, intimidazioni al procuratore capo di origine cammaratese Marcello Viola

TRAPANI – Un clima di crescenti intimidazioni e una cimice ritrovata nei giorni scorsi sono i motivi per cui è stata chiesta l’apertura urgente di una pratica sulla questione sicurezza al palazzo di giustizia di Trapani. La richiesta arriva da parte del consigliere del Csm – Consiglio superiore della magistratura – Tommaso Virga, che ha esposto la sua preoccupazione al comitato di presidenza dell’organo di autogoverno della magistratura. Di recente, come già ricordato, c’è stato infatti ritrovamento di una cimice inattiva in tribunale. In più, ri è registrata una scia di intimidazioni nei confronti dei magistrati trapanesi e del procuratore capo Marcello Viola, di origine cammaratese.

“E’ opportuno – ha spiegato Virga – un ulteriore approfondimento, anche attraverso audizioni dirette presso gli uffici di Trapani, non solo per evidenziare l’attenzione del consiglio nei confronti di coloro che operano con fermezza ed equilibrio in un territorio difficile, ma anche per individuare eventuali migliori strumenti organizzativi idonei a garantire la maggiore possibile serenità nella difficile attività di contrasto alla criminalità organizzata”. Nel corso della seduta plenaria del Csm, è stata approvata la pubblicazione dei posti di primo grado con la proposta di assegnare agli uffici giudiziari trapanesi un sostituto. Al momento la procura può infatti contare su 11 magistrati rispetto ai 13 previsti.

“E’ costante – ha assicurato Virga – l’attenzione e la vicinanza dell’organo di governo autonomo a quella difficile realtà, come verso gli altri uffici che si trovano ad affrontare analoghe situazioni”. E’ da tempo, ha evidenziato il consigliere del Csm, che la procura di Trapani “è oggetto di gravi intimidazioni da parte di ignoti che, evidentemente, si sentono ostacolati dal lavoro di un ufficio che si caratterizza anche per le grande capacità dimostrata nelle indagini di criminalità organizzata”.

(fonte: Agi.it)