Villafranca: manifestazione per riprendere le ricerche di Mario Cardinale

VILLAFRANCA SICULA – “Mio marito è mio, non è della montagna” è in questa frase che si racchiude, in un urlo, la disperazione e l’angoscia che sta vivendo in questi giorni Rosalia Di Noto, moglie di Mario Cardinale, l’operaio travolto da una frana mentre stava lavorando, e i suoi familiari, le due figlie ma anche i fratelli e i parenti prossimi. Un’angoscia che non accenna a diminuire soprattutto per via del tempo che passa: sono ormai cinque giorni che l’operaio è stato travolto a bordo dell’escavatore, e si ha la sensazione di essere stati dimenticati dallo Stato, dalle Istituzioni: “solo aiuti volontari da parte di privati” – ci dicono i familiari del disperso – hanno cercato in questi giorni di dare una mano per il ritrovamento dell’uomo; tentativi, tuttavia, resi difficili dalle avverse condizioni meteo e dai continui smottamenti e crolli che, oltre a mettere a rischio anche i soccorritori, rendono vano quanto effettuato, ricoprendo nuovamente di materiale la zona dove si scava.

Stamane si è tenuta una manifestazione di solidarietà e sensibilizzazione, per porre l’attenzione sulla vicenda dimenticata non solo dalle istituzioni, ma anche dalla maggior parte dei media, sia regionali che locali: un vero e proprio fiume di gente, proveniente da Bivona ma anche dai paesi limitrofi, con in testa i familiari e il primo cittadino Panepinto, per chiedere di intervenire per la risoluzione della vicenda, per riprendere a scavare ed estrarre l’operaio dopo 5 giorni di attesa. Una manifestazione che ha già dato i suoi frutti, seppur ancora minimi: è stato infatti convocato un tavolo tecnico a Villafranca proprio per questo pomeriggio, per individuare i metodi di intervento.

Valentina Maniscalco