Pecora pazza: approvato il piano di selezione genetica per la resistenza alla scrapie

Con decreto del 4 gennaio 2013, pubblicato nella GURS del01/02/2013 n.6 parte I , l’Assessore alla Salute, Lucia Borsellino, ha reso obbligatoria l’esecuzione del Piano di selezione genetica per la resistenza alle encefalopatie spongiformi negli ovini nel territorio della regione siciliana.

E’ il caso di ricordare che al gruppo delle Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili animali appartiene quella bovina (BSE) nota con l’appellativo di mucca pazza. Per analogia alla BSE, la scrapie si è guadagnata l’appellativo di pecora pazza.

La scrapie è una malattia neurodegenerativa e trasmissibile della pecora e della capra, appartenente al gruppo delle Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (EST), o malattie da prioni. Essa, pare che sia conosciuta dal 1730, ma solo con la diffusione della BSE (mucca pazza), trasmissibile all’uomo, è stata particolarmente attenzionata.

La pubblicazione del decreto per la esecuzione del Piano avviene in un momento in cui non si sono verificati casi eclatanti di scrapie. Il problema comunque esiste e va’affrontato con impegno e determinazione.

Basti pensare che in Sicilia nel corso degli anni 2011 e 2012, secondo quanto scritto nella GURS n.6/2013, già citata, sono stati accertati n. 6 focolai di infezione, con conseguente abbattimento selettivo di tutti i capi portatori di genotipo con sensibilità elevata e sconosciuta.

Obiettivo del piano è quello di creare una popolazione ovina con forti caratteri di resistenza genetica la fine di addivenire alla eradicazione della malattia e contribuire così alla tutela della salute umana ed animale.

Il precedente Piano regionale di selezione, che risale al 2005, non ha dato i risultati sperati in quanto era finalizzato ad allevamenti iscritti al libro genealogico, quindi, la causa principale del mancato obiettivo è da attribuire al basso numero di animali iscritti.

Ecco il motivo per cui il nuovo Piano ha esteso l’applicazione in forma obbligata alle aziende con un numero di capi superiore a duecento anche se non iscritti al libro genealogico. E’ chiaro che gli allevamenti iscritti al LG e gli allevamenti ad elevato merito genetico continuano ad essere sottoposti agli obblighi del Piano.

Il Servizio Veterinario dell’ASP notificherà ai detentori di animali l’adesione obbligatoria al Piano.

Per gli allevamenti in selezione i controlli verranno eseguiti dall’ASSO.NA.PA. (Associazione Nazionale della Pastorizia) e per essa l’ARAS (Associazione Regionale Allevatori).

L’ASSO.NA.PA, come è noto svolge, su incarico del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, un’attività finalizzata al miglioramento morfologico, genetico e funzionale delle razze ovine e caprine allevate in Italia e gestite con i regolamenti dei Libri Genealogici .

La gestione provinciale è affidata alle Associazioni Provinciali Allevatori (A.P.A.) che con la propria attività coprono tutta quella parte del territorio in cui l’allevamento ovi-caprino riveste un ruolo di particolare interesse. Le province siciliane sono infatti tutte interessate.

Per gli allevamenti non sottoposti a selezione i controlli verranno eseguiti direttamente dall’ASP e consistono in un prelievo ematico con cadenza annuale. Per economizzare le spese, detti prelievi verranno possibilmente eseguiti contestualmente ai controlli ufficiali previsti dal piano di eradicazione della brucellosi e della tubercolosi.

Le terre sicane sono particolarmente interessate all’applicazione del Piano perché l’allevamento ovino è particolarmente diffuso e costituisce una delle fonti più importanti di reddito dell’area.

Per maggiori approfondimenti si rimanda al decreto predetto del 4 gennaio 2003 dell’assessore regionale alla salute ed al DM 17/12/2004 relativo al Piano nazionale di selezione genetica per la resistenza alle encefalopatie spongiformi degli ovini.