Il Distretto lattiero-caseario incontra le organizzazioni

PALERMO  – Presso la sede dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, a Palermo, il presidente del Distretto regionale lattiero-caseario, Enzo Cavallo, e due membri dell’esecutivo, il vice-presidente Totò Tuzzolino,di Cammarata, ed il responsabile territoriale di Palermo, Sebastiano Tosto, hanno incontrato i rappresentanti regionali delle organizzazioni produttive dell’agricoltura , della Cooperazione e degli mallevatori, tra cui il presidente della CIA regionale Fabio Moschella, il direttore dell’ARAS Carmelo Meli, Pino Gullo della Lega cooperative, Federica Argentati della Fedagri Confcooperative, Marilù Monte dell’Unicoop oltre al direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale siciliano, Tonino Salina.
“Abbiamo voluto questo incontro – ha spiegato Enzo Cavallo – per concertare con le rappresentanze regionali del mondo della produzione e individuare insieme la strada per valorizzare ed utilizzare al meglio il ruolo del Distretto lattiero-caseario nell’interesse delle imprese. Non sappiamo ancora se i Distretti in Sicilia li abbiamo voluti o li abbiamo subiti. Abbiamo constatato – ha aggiunto il presidente – che per l’accesso delle Filiere agroalimentari al Fondo Europeo per lo Sviluppo occorre che il Governo regionale modifichi l’attuale impostazione. Per questo incontreremo gli altri Distretti dell’agroalimentare ed i responsabili della politica siciliana. Il nostro obiettivo primario – precisa Cavallo – è fare in modo di abbattere le criticità del settore fungendo da cabina di regia insieme alle organizzazioni, adottare bandi utili e accessibili, snelli, creare interlocuzione con le istituzioni pubbliche, evitare che i fondi della Comunità Europea ci passino sotto il naso inutilizzati”.
Enzo Cavallo ha incassato l’incoraggiamento e l’ospitalità del direttore generale dell’IZS, Tonino Salina, che nell’attivazione dei Distretti vede anche l’affermazione della sicurezza alimentare come requisito indispensabile della qualità dei prodotti della nostra terra e del nostro mare. “L’Istituto – ha dichiarato Salina – si pone a disposizione nella politica del fare, purché si faccia sistema al fine di scrollarci di dosso tutte le incrostazioni che non facilitano tale percorso”.
Per Moschella della CIA occorre sciogliere, insieme al Governo regionale, il nodo della volontà politica dando legittimazione ai Distretti, altrimenti si rischia un’ennesima frustrazione delle energie produttive isolane. Il presidente della Confederazione italiana agricoltori ha ricordato inoltre che occorre anche una buona riforma della legge sul commercio dei prodotti agricoli.
Meli ha espresso pieno appoggio alle possibili attività future del Distretto, mettendo a disposizione l’ARAS per le funzioni peculiari di assistenza tecnica e divulgazione.
Si è registrato infine anche lo scetticismo provocatore di Federica Argentati secondo cui occorre fare i conti con la scarsa vocazione aggregativa dei siciliani, e col fatto che la consulta dei Distretti, in sei anni, si è riunita solo due volte.