A Sutera si festeggia Sant’Antonio Abate

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SUTERA – La domenica successiva al 17 gennaio a Sutera viene celebrata la festa di Sant’Antonio abate, uno dei santi più venerati e popolari in tutta Italia. A Sant’Antonio si ricorreva soprattutto contro la peste, i morbi e contro il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”, affezione nervosa che si manifesta con fenomeni epidermici localizzati lungo il decorso dei nervi. A lui è attribuita, oltre alla protezione e tutela delle persone e degli ammalati, anche quella degli animali domestici e dell’intera agricoltura. Non a caso, infatti, non c’era stalla senza un’immagine del santo e non vi era parto di mula o di mucca in cui non si invocasse il Suo nome.
Anticamente i cooperatori della festa compravano all’inizio dell’anno un piccolo maiale a cui veniva tagliato un orecchio e lo lasciavano libero per le strade del paese per far si che venisse accudito dai fedeli. Alcuni giorni prima della festa il maiale, ormai grande,veniva venduto ed il ricavato devoluto alla celebrazione della festa stessa.
Nel pomeriggio della festa si radunavano in Piazza Carmine tutti gli animali, dalla chiesa usciva il prete benediceva non solo gli animali presenti ma anche fave e orzo che poi venivano portati in casa con grande venerazione e mischiati agli altri cereali come segno di benedizione. Subito dopo, al suono delle campane si partiva in una corsa sfrenata compiendo tre giri attorno alla chiesa. Il premio consisteva soltanto nell’aver dimostrato la propria abilità.
Accadeva anche che il sabato prima della festa i quartieri del paese venivano tutti illuminati da piccole “vampe”realizzate dai ragazzi dei vari rioni che, per tradizione, racimolavano dalle stalle fieno e paglia per riuscire a dare vita al miglior palio del paese.
Dopo la celebrazione della Santa messa la mattina, la festa continuava nel pomeriggio con la processione della statua di legno rivestita da una tunica scurissima, che raffigura il santo che tiene nella mano destra un libro su cui arde una fiamma, accompagnato dal tradizionale maiale.
Con gli anni alcune antiche tradizioni sono venute meno, ma è rimasta ancora oggi intatta l’usanza della “vampa di Sant’Antonio”, realizzata la vigilia della festa in piazza Sant’Agata.
La domenica mattina, dopo la celebrazione della SS. Messa, i fedeli si radunano in piazza Sant’Agata con gli animali domestici posseduti, per la santa benedizione.