Lercara Friddi, contributi per gli affetti da SLA – sclerosi laterale amiotrofica

LERCARA FRIDDI – Fino all’8 giugno prossimo è possibile presentare presso il comune di Lercara Friddi la richiesta di contributo per sostenere le famiglie e i malati di SLA – sclerosi laterale amiotrofica. Si tratta di un bonus messo a disposizione dal distretto socio-sanitario D38, di cui fanno parte i comuni di Alia, Castronovo di Sicilia, Palazzo Adriano, Prizzi, Valledolmo, Vicari e Lercara Friddi in qualità di comune capofila.

Di seguito il bando contenente tutte le informazioni necessarie. Per ulteriori chiarimenti, contattare gli uffici di servizio sociale dei comuni facenti parte del distretto.

Richesta contributo SLA

La SLA – sclerosi laterale amiotrofica

chiamata anche morbo di Lou Gehrig (dal nome del giocatore statunitense di baseball, che fu la prima vittima accertata di questa patologia), malattia di Charcot o malattia dei motoneuroni, è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso, che colpisce selettivamente i cosiddetti neuroni di moto (motoneuroni), sia centrali – 1º motoneurone a livello della corteccia cerebrale, sia periferici – 2º motoneurone, a livello del tronco encefalico e del midollo spinale. Fu descritta per la prima volta nel 1860 dal neurologo francese Jean-Martin Charcot, ed attualmente le sue cause sono ancora ignote.

Immagine tratta dal sito dell'AC Milan, dove si vede il campione Roberto Baggio accanto a Stefano Borgonovo, ex giocatore ed ex allenatore di calcio affetto da SLA

L’etimologia della definizione sclerosi laterale amiotrofica chiarisce le caratteristiche della malattia: la parola amiotrofico è composta da tre termini greci, che sono a (corrispondente alla negazione), mio (“muscolo”), trofico (“sviluppo”), quindi significa che i muscoli si indeboliscono e si atrofizzano; l’aggettivo laterale si riferisce alla zona del midollo spinale [ in maniera più precisa il fenomeno coinvolge i cordoni laterali che contengono i fasci cortico-discendenti ossia le vie piramidali che connettono il primo motoneurone sito nella corteccia con il secondo motoneurone sito nelle corna anteriori del midollo spinale] .Il processo abiotrofico-degenerativo che colpisce sia il primo che il secondo neurone di moto ( sito nella corteccia) coinvolge anche i fasci che permettono un controllo del primo motoneurone sul secondo motoneurone ( sito nelle corna anteriori del midollo spinale). Ne deriva un rimaneggiamento di questa area che, dopo la morte neuronale, viene ad essere occupata da una reazione proliferativa dell’astroglia ( i.e. astrogliosi ) e al tempo stesso un pallore delle vie mielinizzate per cui progressivamente questa zona colpita dal morbo tende a “indurirsi”: ecco spiegato l’utilizzo di sclerosi che significa “indurimento”.

Il paziente affetto da SLA perde progressivamente i motoneuroni centrali e periferici, con un decorso del tutto imprevedibile e differente da soggetto a soggetto, con esiti disastrosi per la qualità di vita, oltre che per la sopravvivenza.

Le conseguenze di questa malattia sono la perdita progressiva e irreversibile della normale capacità di deglutizione (disfagia), dell’articolazione della parola (disartria) e del controllo dei muscoli scheletrici, con una paralisi che può avere un’estensione variabile, fino alla compromissione dei muscoli respiratori, alla necessità di ventilazione assistita e quindi alla morte. La SLA non altera le funzioni cognitive, sensoriali, sessuali e sfinteriali del malato.

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