LERCARA FRIDDI – Si chiama Maria, ha 57 anni e ricorda quell’estate del 1970, commossa. “Avevo anche l’autografo… l’ho stracciato”. Prima del notissimo “4 marzo 1943” – no, non la data, ma la canzone – Lucio Dalla, scomparso prematuramente a tre giorni dal suo 69esimo compleanno, era un “signor Nessuno” in giro per le sagre e le feste di paese. E fra i tanti concerti anche quello di Lercara Friddi. “E’ stato un grande – continua la ragazza di allora ormai donna e mamma – anche se mi dava l’impressione di uno che umanamente ha sofferto tanto”.
In tanti se lo ricordano, a Lercara e non solo. E dire che non era ancora noto al grande pubblico. Ancora non aveva cantato a Sanremo quel “Gesù Bambino” che la censura della Rai di allora decretò fosse blasfemo come titolo, costringendolo a cambiarlo con la sua data di nascita. Memorabile. Anche perché dopo 69 anni, quello stesso 4 marzo vedrà tutti – amici e fan, semplici estimatori e amanti della musica con la “M” maiuscola – tributargli l’ultimo saluto.
Senza musica, la Cei è contraria. Pazienza. La sentiremo ugualmente, la sua musica. Può mai scomparire un personaggio che ha scritto “Caruso”?
Ciao Lucio!
La redazione di Magaze
