Villalba, sul rimborso delle spese legali parla l’Ass. Di Vita

VILLALBA – Sulla questione relativa al rimborso delle spese legali a due ex dipendenti comunali citati in giudizio ed assolti in Appello e Cassazione, a prendere la parola e a dare risposta al gruppo d’opposizione Villalba Futura è proprio l’Assessore Di Vita. “Ritengo semplicemente doveroso rispondere al contenuto delle interrogazioni presentate dall’opposizione, ed agli articoli apparsi sulla stampa, circa la liquidazione delle spese legali dovute allo scrivente e a Salvatore Bordenga… E’ strano che i consiglieri di opposizione la problematica la pongano a distanza di circa un anno e mezzo dalla presentazione delle parcelle e che solo oggi si accorgono che il rimborso cui dovrà far fronte il Comune di Villalba, per entrambi gli ex dipendenti, ammonta a circa 61.000 euro” ha dichiarato. In questo lungo comunicato stampa l’Assessore non ha di certo risparmiato frecciate alla precedente Amministrazione guidata dall’ex Sindaco Zoda “E’ bene precisare, tra l’altro che questa vicenda giudiziaria (che la precedente Amministrazione ha cavalcato per ripicche e vendette politico/personali) costerà molto di più alle casse comunali in quanto sono ancora pendenti i ricorsi amministrativi attivati dalla stessa (con relativi e onerosi incarichi legali conseguenti) riguardanti la costruzione della tomba”. Chiamata in causa anche una vicenda che riguarda l’ex primo cittadino Vizzini al quale nel 2007 sono state rimborsate e liquidate spese legali pari a circa 20.000 € per un solo grado di giudizio “Non ricordo che nessuno, a suo tempo, ha gridato allo scandalo ed anche l’opposizione dell’epoca ha votato a favore del rimborso ad un Amministratore che si era difeso ed era stato assolto dalle accuse che gli erano state formulate” scrive. “Se la volontà di questa opposizione, che allo stato si rivela priva di vere idee propositive /o critiche e che oggi si affida a chi fino all’altro ieri snobbava apertamente, è quella di infangare e ledere la dignità di chi, a testa alta e con onestà, vuole dare un contributo di crescita al paese in cui viviamo e vivono i propri figli, credo sbagli clamorosamente indirizzo” continua. “Sulle problematiche vere della nostra Comunità dobbiamo civilmente confrontarci, anche con durezza ma senza astio o ripicche personali che tendono a ferire la dignità individuale” conclude “Perché abbiamo l’obbligo morale, se ci reputiamo classe dirigente, di crescere come società civile e non, per interessi di bottega, fare chiacchiere da cortile che hanno il solo scopo di buttare fumo negli occhi e creare ulteriori tensioni”.

Flavia Fruscione