La Nunziatella di Luigi Ingo in esecuzione ad Alessandria della Rocca

ALESSANDRIA DELLA ROCCA – Alessandria della Rocca, città della musica, accoglie il 2012 con le armoniose melodie del rinomato compositore alessandrino Luigi Ingo.

Nel repertorio del Gran Concerto di Capodanno, divenuto appuntamento fisso per la cittadina alessandrina, quest’anno una novità: è stata inserita tra i brani in programma la ritrovata sinfonia “Nunziatella”, dall’omonima opera lirica del maestro siciliano Luigi Ingo e libretto di Clemente Coen (scrittore modenese).

L’opera, eseguita per la prima volta in assoluto nel 1973 dall’Orchestra del Teatro Civico di Saluzzo (CN), ha riscosso grande successo, tanto che l’allora sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo giudicò la “Nunziatella” come musica scritta con precisa conoscenza tecnica delle forme e dei mezzi armonici adoperati, d’ispirazione melodica chiara e semplice, di immediata comprensione per il pubblico, strumentata con accuratezza. La musica aderisce all’azione con una libertà formale che la rende più confacente alle moderne esigenze dello spettacolo.

Dopo oltre trent’anni, la figlia del maestro Ingo, Melinda, ha donato tutto il repertorio originale dell’opera all’Associazione Culturale Musicale “Luigi Ingo” di Alessandria della Rocca.

Roberto Guastella, direttore dell’Orchestra di Fiati alessandrina, ne ha fatto una trascrizione per banda che sarà eseguita il 2 gennaio alle ore 20.30 presso l’Ariston Pub ad Alessandria della Rocca. Il concerto è stato commissionato dal G.A.L. Quisquina Platani Magazzolo tramite il Comune alessandrino. Il maestro Guastella è ambizioso ed è pronto a portare l’intera opera a conoscenza dell’attuale Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo Antonio Cognata e del Direttore artistico Lorenzo Mariani per valutarne la fattibilità di una eventuale messa in scena.

La “Nunziatella” è ambientata in Sicilia alla fine del secondo dopoguerra e racconta il dramma di una donna che, aspettando il ritorno del marito disperso in guerra, si innamora di un altro uomo. Da questo amore nasce una bambina, ma il ritorno del marito, mette in crisi la donna che teme per la sorte della figlia. Il marito, già provato dalla guerra e ancora innamorato, si sacrifica per l’amore di quella donna che lo ha sorretto nella sventura.

Nella musica di Ingo si sente vibrare il colore e il sole della terra siciliana, in un impasto sonoro di meraviglioso effetto e di suadente atmosfera. Un’opera di attualità che però non sconfina mai nelle incomprensibili nebulosità della cosiddetta “musica nuova”, ma sa mantenersi su un piano dove le volute melodiche e le frasi ritmiche appassionate richiamano alla mente effetti mediterranei.

Epifania Lo Presti