Giornate Memoria: premio in denaro per tesi su Padre Domenico Canalella

MUSSOMELI – È stata inaugurata nel ricordo del maestro Carmelo Pennica, sabato 3, presso la Chiesa Santa Maria di Gesù, la decima edizione delle Giornate della Memoria.
A lui il “Ricoscimento Ager Sicanius ‐Mingoia Gervasi” che, come spiegato da Francesco Paolo Amico, non è un premio vero e proprio ma un voler apprezzare pubblicamente l’alto valore dell’operato di qualcuno. Il primo fu attribuito nel 2002 a Salvatore Mingoia Gervasi (1924 – 2008) da cui prende poi il nome.
L’incontro è stato anche l’occasione per invitare i presenti a divulgare l’esistenza del premio per tesi di laurea e dottorato su Padre Domenico Canalella, domenicano, poeta e traduttore. Una borsa di studio del valore di 1.000 euro per gli anni accademici 2011/2012 e 2012/2013, promossa dal Comitato Ager Sicanius in collaborazione con la Provincia San Tommaso d’Acquino in Italia dei Padri Predicatori, allo scopo di favorire in ambito universitario ricerche e studi per una migliore conoscenza del religioso (per il bando clicca qui).  Non è poi mancato un ringraziamento particolare alla BCC San Giuseppe, che negli anni ha sempre sostenuto l’iniziativa.
A prendere per primo la parola per delineare sotto vari aspetti la figura del maestro “Pinu Bonzangu Matricisi” alias Giuseppe Noto. Sulla scia dei ricordi ha restituito ai presenti la figura di un “educatore”, che riusciva a farlo sentire “uomo” anche se aveva solo 12 anni. “Un artista, un sensitivo della musica”, – ha detto – ma soprattutto un insegnate che non discriminò mai i suoi alunni sulla base del loro ceto sociale. E che, anche quando ricorreva alla punizione corporale con la “ferla”, era in grado di responsabilizzarli, perché per lui era un’azione fatta con sofferenza e distacco, mai per puro sadismo. “Favorisca”, diceva rivolto al suo interlocutore per invitarlo a porgere il palmo della mano.
Una brava persona, orgogliosa delle proprie radici siciliane e italiane, sentimento che far nascere nei suoi discenti attraverso il canto di testi patriottici. Un maestro preparato che, come ha sottolineato Roberto Mistretta raccontando svariati aneddoti, aveva sempre metodi originali ed efficaci per trasmettere il proprio sapere, e che dava in prestito i propri classici ai ragazzi per farli appassionare alla lettura.
A ripercorrere la vita di questo personaggio che ha scritto col suo essere e il suo fare un pezzo di storia locale Padre Sebastiano Lo Conte, mentre al Coro Polifonico di Mussomeli, diretto dal Maestro Vincenzo Barcellona, il compito di  mettere in evidenza le sue composizioni e le sue opere musicali. Perchè il maestro di “Barcarola”,  va celebrato anche per le sue importanti ricerche e i suoi preziosi articoli inerenti la storia della musica a Mussomeli, apparsi sul periodico locale Progetto Vallone dal 1988 al 1995, diretto allora da Salvatore Vaccaro.
All’incontro erano presenti tra gli altri il presidente del consiglio Mario D’Amico e la storica Maria Sorce Cocuzza.
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