Pizzo a due imprenditori di San Giovanni, due pentiti accusano Falsone

PALERMO – Primi testi al processo che vede imputato Giuseppe Falsone, davanti al tribunale collegiale di Palermo, con l’accusa di tentata estorsione ai danni degli imprenditori Giovanni Lupo e Vito Lo Scrudato di San Giovanni Gemini. Ieri mattina hanno deposto i collaboratori di giustizia Giuseppe Sardino e Maurizio Di Gati. Quest’ultimo, che ha preceduto il rivale Falsone nel ruolo di capo delle famiglie mafiose agrigentine, ha detto di conoscere Lo Scrudato come imprenditore dell’edilizia ma di non sapere nulla della richiesta di pizzo che gli fu imposta. Sardino ha ripercorso la storia di Cosa Nostra degli ultimi cinque anni. La loro audizione, anche se non è entrata nel merito della presunta estorsione, servirà al pm Emanuele Ravaglioli per provare l’aggravante mafiosa a carico di Falsone. Il dibattimento sarà più snello del previsto. Il difensore del boss, l’avvocato Giovanni Castronovo, ha dato il consenso all’acquisizione dei verbali di interrogatorio dei pentiti Calogero Rizzuto e Beniamino Di Gati che non saranno sentiti in aula. La vicenda giudiziaria è una costola dell’inchiesta “Ghota”. Prossima udienza il 18 aprile.



fonte: agrigentoweb.it