Interruzione del servizio idrico: la gente si rifornisce alle fontane

IMG_3708 rMUSSOMELI – Da 10 giorni oramai, a seguito di un movimento franoso che ha interessato la diga Fanaco, è stata interrotta l’erogazione dell’acqua in alcuni comuni dei Monti Sicani, con conseguenti disagi  per la popolazione. A Mussomeli, in particolare, come quando fu dell’allarme manganese, anche questa volta si registra un via vai di cittadini dalle fontane pubbliche sparse nel territorio per approvvigionamenti da utilizzare per lo più in cucina. Accorgimenti secondo gli esperti non sempre corretti, in quanto l’acqua di sorgiva potrebbe presentare un inquinamento di tipo microbiologico che spesso non si elimina neppure attraverso la bollitura.  In alcune sorgenti, come in quella di via Santa Croce, qualcuno ha pensato bene di affiggere già da tempo un cartello con su scritto “ACQUA NON POTABILE”; in altre, come quella cosiddetta “di tri funtani”, non compare nessun indicazione. Intanto la gente riempie bidoni, bottiglie e quant’altro, amareggiata. Amareggiata dal fatto che non solo paga bollette salatissime, ma addirittura ultimamente spesso non usufruisce del servizio regolarmente, dovendo conseguentemente trovare altri modi per soddisfare tale fabbisogno. Una situazione che crea malumori che vanno ad aggiungersi a quelli suscitati dalle ultime bollette a tariffa piena emesse da Caltaqua e riguardanti proprio il periodo in cui l’acqua era  inquinata.

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