ATO PA 2 in stato di insolvenza: un tavolo tecnico per trovare le soluzioni e salvaguardare il lavoro dei dipendenti

PALAZZO ADRIANO/PRIZZI – Esplode la vertenza della società “Alto Belice Ambiente S.p.A” riconducibile all’ATO PA 2, dichiarata, lo scorso 22 dicembre 2014, dal tribunale civile di Palermo in stato di insolvenza.

La Società istituita con l’obiettivo di promuovere una gestione integrata dei Servizi di Igiene Urbana in ambito sovracomunale gestisce i servizi nei comuni di Altofonte, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Campofiorito, Camporeale, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Corleone, Giuliana, Monreale, Palazzo Adriano, Piana degli Albanesi, Prizzi, Roccamena, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela.

Nonostante la nomina del commissario straordinario da parte della Regione, l’essenzialità del servizio per i comuni e la richiesta da parte dei sindaci di potersi avvalere di un esercizio provvisiorio, il curatore fallimentare ha ribadito l’impossibilità per i 276 lavoratori di proseguire l’attività lavorativa nei 17 comuni della provincia di Palermo .

Fino ad oggi – spiega il Sindaco Ing. Carmelo Cuccia di Palazzo Adriano – almeno nei comuni dell’Unione Valle del Sosio, per un puro spirito di collaborazione il servizio è stato ugualmente svolto dagli ex lavoratori, anche se di fatto in quiescenza e di questo dobbiamo essere riconoscenti di questi comportamenti”.

Intanto è stato istituito un tavolo tecnico in Assessorato Energia per trovare le soluzioni più opportune per salvaguardare il posto di lavoro ai dipendenti e assicurare dei livelli di igiene ottimali nei comuni.

La soluzione che stiamo percorrendo – spiega ancora il Sindaco di Palazzo Adriano – è quella di avviare, con tutte le autorizzazioni necessarie, una società di scopo che è stata creata all’interno della SRR società di regolamentazione rifiuti, e ritengo che in tempi brevissimi si arriverà all’avviamento di questa società. Il transitorio sicuramente sarà caratterizzato da fenomeni di discontinuità nella raccolta dei rifiuti, in questa fase è necessaria la massima collaborazione dei cittadini evitando comportamenti scriteriati di abbandono rifiuti che offenderebbero le nostre comunità e i dipendenti che si trovano a pagare uno scotto del fallimento, non dipeso da loro, ma da chi ha gestito questa azienda senza le competenze necessarie e al di fuori di qualsiasi logica aziendale”.

Arriva anche un nuovo comunicato dell’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto: “Il fallimento dell’Ato Palermo 2 – dice l’Assessore all’Energia – è, evidentemente, il frutto di una discutibile amministrazione della società. A pagarne le conseguenze, oggi, sono in primo luogo i cittadini, che vedono lievitare la tariffa sui rifiuti, ma anche gli operatori che hanno perso il posto di lavoro. Una situazione intollerabile che ci spinge a voler accertare tutte le responsabilità amministrative, anche di chi non ha vigilato affinché non si arrivasse a questo punto. Anche di questo si occupa il tavolo di crisi istituito presso l’Assessorato, che assumerà decisioni forti per risolvere i danni creati da amministratori inadeguati. Il problema dei rifiuti si può risolvere una volta e per tutte, ma c’è bisogno che ognuno faccia la sua parte”.