PALAZZO ADRIANO – Il fenomeno ormai strutturale di flussi migratori verso le coste del Mediterraneo ha fatto sì che venisse ripensato e adeguato il sistema di accoglienza, così sono sempre più numerosi i Comuni coinvolti nel sistema di ospitalità dei migranti.
Anche il Comune di Palazzo Adriano, con i suoi due centri di accoglienza per richiedenti asilo e per minori migranti non accompagnati, sta portando avanti delle politiche di accoglienza ed inclusione. Nei giorni scorsi la Commissione Straordinaria incaricata della gestione del Comune ha approvato due progetti finalizzati alla realizzazione di attività di volontariato per l’inserimento sociale dei migranti richiedenti asilo assegnati alla struttura della rete SPRAR territoriale. I migranti saranno impegnati in attività rese a titolo gratuito per programmi di utilità sociale volti alla manutenzione e cura del verde pubblico urbano e alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale di Palazzo Adriano. I volontari saranno coordinati da operatori comunali in sinergia con il personale della Fondazione San Demetrio Onlus, Ente attuatore del progetto SPRAR. I progetti muovono dall’intento di facilitare lo sviluppo di percorsi formativi per gli stranieri ospiti della comunità palazzese, al fine di favorirne l’integrazione nel tessuto sociale e culturale e combattere fenomeni di emarginazione e disagio.
I progetti Sprar – il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati che coinvolge gli enti locali e le realtà del terzo settore nella realizzazione di progetti di accoglienza integrata e prevede iniziative di integrazione e avviamento al lavoro – hanno favorito la collaborazione tra rifugiati e comunità migranti ospiti, dando vita ad esempi virtuosi di integrazione che, in alcuni casi, hanno portato alla rinascita di piccoli comuni destinati allo spopolamento e alla collaborazione per la cura del territorio. Grazie ai progetti che funzionano sono tanti gli esempi di successo di un sistema che rende l’accoglienza sostenibile e i territori protagonisti, anche con il rilancio dell’economia locale, e da un’opportunità di riscatto ai migranti in fuga da povertà, sfruttamento e guerre.