
SUTERA- Dopo l’esplosione mediatica che ha coinvolto Sutera negli ultimi giorni riguardo al caso dell’ascensore non funzionante, l’Amministrazione Comunale in carica, capeggiata dal sindaco Grizzanti, ha pensato bene di organizzare nel pomeriggio di ieri presso la sala consiliare di Sutera l’Assemblea Popolare “Io sto con Sutera” aperta a tutta la cittadinanza. Il fine? Innanzitutto, così come ha dichiarato il primo cittadino nel suo discorso d’apertura, quello di far chiarezza in paese su quanto è stato fatto per la realizzazione dell’Ascensore, nonché per esporre e concordare le procedure con cui il Comune intenderà difendere la propria immagine dalle calunnie dei media che hanno recentemente screditato senza un apparente motivo il piccolo centro nisseno. Dall’inizio della settimana, infatti Sutera è stata presa di mira da diverse Tv Nazionali e testate giornalistiche, prima tra tutte da Repubblica che, con un articolo pubblicato lunedì 9 febbraio 2015 della giornalista Ziniti, oltre a riportare la notizia del “l’Ascensore verso il nulla” definiva Sutera “un paese dove durante la settimana non si trova un bar aperto e dove non c’è neanche un supermercato”. La giornalista di Repubblica per il sindaco Grizzanti non si è semplicemente limitata ad affrontare la questione su quello che lei stessa ha definito come “L’ecomostro di Sutera”, ma ha anche mirato a denigrare gratuitamente l’immagine che un paese come Sutera ,fortemente orientato allo sviluppo del proprio territorio, si è costruita da decenni. “L’ascensore per noi”- ha ribadito Grizzanti- “è un’opera valida, è un gioiello”.
Anchè l’ex Sindaco di Sutera Gero Difrancesco, in carica per due mandati consecutivi dal 2003 al 2013, è intervenuto nell’Assemblea proprio per ripercorrere punto per punto insieme alla comunità di Sutera tutto l’iter della realizzazione dell’Ascensore, dalla presentazione del progetto al tavolo del partenariato del Pit Bio Valley nel 1998 sino alla fine dei lavori nel 2011. Nella sua spiegazione l’ex sindaco ha anche espresso il suo rammarico, non riuscendo a capire perché l’attacco sul fronte mediatico è toccato proprio al comune Sutera: il centro è stato ingiustamente definito un paese senza preti,senza scuole, senza strade, senza supermercati, ma nessuno gli ha riconosciuto il fatto di essere un comune con una piscina comunale in funzione, con museo etno- antropologico, con un Presepe Vivente tra i più belli della Sicilia, un paese che è da tempo inserito nel Distretto Turistico Valle dei Tempi, una cittadina con una sistema modello di raccolta differenziata. Insomma tanto è stato detto su Sutera, anche purtroppo tante falsità che hanno travolto il paese in una gogna mediatica senza precedenti. Lo stesso Project Manager del Pit Bio Valley Dolce, invitato a Sutera per l’assemblea popolare, ha esternato la sua incredulità su quanto accaduto ai danni del centro nisseno a livello mediatico affermando di non capire perché è stato fatto terrorismo psicologico soprattutto riguardo questi ipotetici 100 mila euro l’anno di costi di manutenzione, una cifra per lui eccessiva che è ben lontana da quelle stimate. Il vice-sindaco Landro ha anch’egli sottolineato come Sutera, paese che non si è mai sottomessa a nessun tipo di potere, non abbasserà la cresta nenache difronte a questo potere mediatico, che può forse disprezzare verbalmente una cittadina ma non ledere sicuramente l’orgoglio e il senso d’appartenenza alla proprio terra dei suteresi. Nella parte finale del dibattito ha preso parola l’ingegner Scibetta, progettista dell’Ascensore, che si è detto fortemente risentito dagli attacchi arrecati al suo progetto, a suo parere, definito ingiustamente “Ecomostro”. Il sindaco in conclusione ha assicurato l’assemblea di impegnarsi per ottenere i 44 mila euro mancanti per via delle carenze progettuali che ne ostacolano il collaudo dell’opera, facendo una richiesta alla Regione Sicilia per far si che l’Ascensore possa partire. Ciò comporterebbe una doppia soddisfazione: da un lato la riassegnazione per Sutera della Bandiera Arancione, sospesa momentaneamente proprio la scorsa settimana dal Turing Club Italiano proprio per il mancato uso dell’Ascensore, dall’altro il riuscire a far ricredere coloro i quali hanno invece dubitato della utilità dell’opera e ingiustamente offeso a livello mediatico la dignità del paese.