Cammarata. (riceviamo e pubblichiamo) È morto ieri nella sua casa di Cammarata, all’età di 89 anni, l’avvocato Giuseppe Viola, Peppino per gli amici. Per un ventennio, dal 1950 al 1970, coniuga l’attività forense con quella politica che lo vede in prima fila, insieme a Giuseppe La Loggia, Raffaello Rubino, Gaetano Trincarato, nel tentativo dei giovani “fanfaniani” di Agrigento, di imprimere una svolta al ruolo guida della Democrazia Cristiana nella Provincia e nella Regione. Nel 1972 diviene Direttore della Federazione degli Industriali della Sicilia (Sicindustria) e lo rimane per 20 anni fino al 1992. In questi anni investe molti sforzi sull’alta formazione e nel contempo gestisce con decisione e saggezza, da una parte, la ricucitura con Confindustria nazionale senza alcuna abiura rispetto all’idea di La Cavera che solo l’industria può portare lo sviluppo in Sicilia, dall’altra, il rapporto sempre più difficile con la controparte politica regionale. Tra gli altri incarichi da lui rivestiti nel corso di 45 anni di impegno sociale, è stato: consigliere ed assessore alla, Provincia di Agrigento, consigliere di amministrazione dell’Ente di Sviluppo Agricolo della Sicilia, consigliere di amministrazione della Cassa Centrale di Risparmio V.E. per le province siciliane, direttore della Federazione degli Industriali di Caltanissetta, vicepresidente del Comitato Regionale dell’INPS, componente del Comitato Regionale per la programmazione economica e del Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro, vicepresidente del CERISDI.
