Dalla Via Crucis Vivente al Ballo dei Diavoli, gli eventi della Settimana Santa a Prizzi

PRIZZI – Reso pubblico dalla Pro Loco Hippana di Prizzi il calendario degli eventi della Settimana Santa, da sempre cuore pulsante della ritualità e della tradizione popolare prizzese. Una serie di appuntamenti guideranno i fedeli durante il percorso di celebrazione che dalla Domenica delle Palme porterà, come un crescendo sempre più intenso, alla Pasqua.

La Settimana Santa prizzese si caratterizza per una serie di riti che, come riportato dal Prof. Carmelo Fucarino, «tramandano la spiritualità delle Sacre Rappresentazioni e delle Passioni medioevali attraverso elementi nuovi che si cristallizzarono nei secoli attraverso gestualità e costumi specifici ed esclusivi del sentimento religioso delle nostre genti». Apre la serie di celebrazioni e riti che, simbolicamente, segnano il passaggio dalla morte alla vita, la benedizione delle Palme e la tradizionale processione di rievocazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Una novità caratterizza il calendario degli eventi di quest’anno: per la prima volta, si assisterà alla Via Crucis Vivente che nella sera del Mercoledì Santo, in Piazza Francesco Crispi, metterà in scena il dramma del Golgota rievocando in modo del tutto suggestivo la Passione e la Morte di Gesù Cristo.
La commemorazione rituale della Settimana Santa proseguirà con le tradizionali celebrazioni eucaristiche del Giovedì Santo, momento di rievocazione dell’ultima cena, della tradizionale lavanda dei piedi e dei Sepolcri. Il percorso religioso prosegue poi con la giornata del Venerdì Santo, il giorno del dolore e della morte. Dalla Via Crucis che segue Gesù fino al Monte Calvario alla Crocifissione, dalla Deposizione al corteo funebre che segue il littirino del Cristo trafitto dalle spine, si arriva al trionfo del Bene e della vita nel giorno di Pasqua, con il celebre ‘ncontru dell’Addolorata con il Figlio risorto.

A rendere unica questa tradizione è la simbologia che caratterizza il cosiddetto Ballo dei diavoli che si svolge durante l’arco dell’intera giornata in varie tappe, nelle principali piazze del paese. Considerevole il significato che si cela dietro i suoi personaggi, i Diavoli e la Morte, che rappresentano il male e il caos che regnano dopo la morte di Cristo. I Diavoli indossano un largo abito di tela di lana, di colore rosso, e una grande maschera di ferro dello stesso colore, che mostra la bocca larga e i grossi denti, ricoperta da una pelle di caprone che scende giù per le spalle. La Morte, invece, vestita di giallo, indossa una maschera di cuoio che richiama la figura di un teschio. I Diavoli e la Morte, coinvolgendo nelle loro danze il pubblico presente nelle piazze, tentano di ritardare l’incontro tra il Cristo risorto, accompagnato da due Angeli con una spada in mano, e la Madre Addolorata, avvolta nel manto nero del lutto. Prima dell’incontro, essi si chinano ai piedi della Madonna e di Cristo per baciarli e “prendere la pace”. Agitando ripetutamente le loro armi, rispettivamente una piccola catena tra le dita e una balestra, i Diavoli e la Morte ballano quasi trionfanti ai piedi delle statue esultando, in un primo momento, per la loro vittoria sul Bene. Dopo i primi due tentativi di incontro in cui l’Addolorata e Cristo si sono avvicinati e rapidamente separati, al terzo incontro la Madonna riconosce il Figlio e si libera del manto nero del lutto per mostrarne uno celeste, mentre i Diavoli vengono finalmente sconfitti dagli Angeli che li colpiscono simbolicamente con le loro spade, segnando così la vittoria del Bene sul Male.

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Giusi Francaviglia