Questione Ospedale. La VI Commissione all’ARS in riunione a Mussomeli

vi commissione ars mussomeliMUSSOMELI – Sarà il Governo regionale ad elaborare la nuova bozza di rimodulazione della rete ospedaliera siciliana, ma stamattina, la VI Commissione all’ARS, in riunione a Mussomeli nell’aula consiliare di Palazzo Municipale, si è impegnata a difendere l’Ospedale Longo.
Così, al già salvo Punto Nascita (seppur soltanto per il 2014), dovrebbe arrivare la conferma per il mantenimento delle Unità Operative Complesse e degli attuali posti letto, senza alcuna decurtazione di 28 unità. E, nonostante la Chirurgia rappresenti, tra i reparti, una chimera indifendibile, si chiederà anche in questo caso una deroga di un anno nell’attesa che gli indici occupazionali inizino a salire verso gli standard richiesti dalla legge.
“Questa struttura per noi non si chiude! – ha detto Giuseppe Digiacomo, presidente della Commissione – È una battaglia che combatteremo. Noi siamo oggi qui per rilanciarlo questo Ospedale.”
Parole rassicuranti, seppur al momento nulla di concreto scongiuri il ridimensionamento del locale nosocomio. Una struttura che, come sottolineato dal sindaco Salvatore Calà, non è di Mussomeli ma dell’intero comprensorio.
All’odierna assise, oltre ai componenti di Commissione Salvatore Cascio, Vanessa Ferreri, Giovanni Ioppolo e Salvatore Lo Giudice, vi erano non a caso le rappresentanze amministrative, con i sindaci in testa, dei Comuni di Acquaviva Platani, Bompensiere, Cammarata, Campofranco, Casteltermini, Castronovo di Sicilia, Marianopoli, Milena, Montedoro, San Giovanni Gemini, Sutera, Valledolmo, Vallelunga Pratameno e Villalba. Presenti anche le sigle sindacali CGIL, CISL, UIL e Nursind, e in particolare il segretario regionale CGIL Medici Renato Costa e il segretario regionale Nursind Osvaldo Barba. A rappresentare il Comitato Pro-Ospedale Francesco Amico. Ad assistere ai lavori anche il clero locale e, per l’ASP, il manager Vittorio Virgilio, il direttore del S. Elia Raffaele Elia e il direttore del Longo Alfonso Cirrone Cipolla. Dei deputati ARS sono intervenuti: Giuseppe Arancio, Giancarlo Cancelleri, e Gianluca Miccichè.
Grande assente l’assessore alla Salute Lucia Borsellino.
Ecco qualche dichiarazione:

RENATO COSTA – Non c’è alcuna alternativa seria e possibilità di cura in questo territorio se non l’Ospedale Longo, che va dunque potenziato. La rimodulazione va rivista territorio per territorio, e con la concertazione di tutte la parti in causa.

LILLO POLITO – Mancano i tecnici di laboratorio, gli anestesisti, le attrezzature, per poter dare una sanità efficiente. Le unità complesse devono rimanere.

OSVALDO BARBA – Non siamo d’accordo che il governo finanzi con 15milioni di euro le strutture private. La bozza deve tener conto delle criticità del settore pubblico.

SALVATORE MANCUSO – Stiamo assistendo ad un vero e proprio urbanismo sanitario. Ma, come deliberato in Friuli, nel 2012, bisogna tenere conto delle caratteristiche orografiche e della viabilità assente.

GIUSEPPE GRIZZANTI – La partecipazione alla protesta di tutti i Comuni oggi qui presenti è il segno tangibile che la popolazione si serve dell’Ospedale di Mussomeli.

MARIO D’AMICO – Ricordo che sono stati spesi 4milioni di euro per la realizzazione della nuova ala dell’Ospedale e il rifacimento di quella esistente.

VITTORIO VIRGILIO – Abbiamo già chiuso la gara per un ecografo doppler che consegneremo alla direzione del Longo proprio a giorni per un suo utilizzo interdisciplinare, e stiamo provvedendo alla sistemazione del pensile di radiologia.

GIOVANNI IOPPOLO – Il servizio sanitario esistente nei piccoli centri non si smantella, ma si deve rafforzare, a prescindere dai grandi ospedali delle grandi città.

GIANLUCA MICCICHE’ – Il nuovo piano dovrà essere prima discusso con la Conferenza dei Sindaci ed essere rivisto con le parti sociali coinvolte.

GIUSEPPE ARANCIO – Anche il decreto Balduzzi prevede delle accezioni, quindi bisogna mantenere l’esistente e puntare alla qualità e alla diversificazione dell’offerta.

GIANCARLO CANCELLERI – Il movimento cittadino che ha caratterizzato la battaglia per il mantenimento dell’Ospedale Longo ha reso elettoralmente pericoloso procedere con i tagli. Se non ci fosse stato, oggi non saremo qui a parlare e a risolvere nulla.

SALVATORE CASCIO – Ho criticato il vecchio piano e i preludi del nuovo non mi piacciono. È sbagliato nell’impianto. I cosiddetti posti indistinti, quelli cioè che non hanno nessuna funzione, vanno invece specializzati.

SALVATORE LO GIUDICE – Se effettivamente esiste una bozza di rimodulazione che il Governo si ravveda, perché non può essere fatta a tavolino, ma conoscendo le esigenze del territorio.

FRANCESCO AMICO – Dopo 15 giorni di occupazione e assemblee dovremmo essere stanchi, ma non lo siamo, perché la gente ci dà la carica per difendere questo presidio. Noi non ci fermeremo.