Concessioni alla Nestlè: “l’amministrazione se ne lava le mani” e scadono i termini per il ricorso

SANTO STEFANO QUISQUINA – Continua la polemica a Santo Stefano Quisquina sul fronte acqua Nestlè: l’ultima puntata di questa storia infinita vede un manifesto del gruppo consiliare LeAli a Santo Stefano, apparso stamane nelle strade del paese. Il tema è caldo, e ha a che fare con una questione delicata che da anni, ormai, riempie le cronache stefanesi: l’aumento della concessione alla San Pellegrino – ex Nestlè, con una portata che passa da 10 litri al secondo a 20. Lo scorso luglio era stato proprio il governo Crocetta a concedere l’ulteriore dotazione idrica, in barba alle promesse elettorali e al volere di cittadini e amministratori che da anni si battono per l’acqua pubblica.

Adesso il punto in questione riguarda il ricorso avverso la decisione regionale: “L’amministrazione se ne lava le mani – affermano i consiglieri di opposizione – e sono ormai scaduti i termini per la presentazione del ricorso”.

La delibera della Giunta Comunale, nella quale si è deciso di non impugnare la concessione, è del 21 ottobre, mentre la scadenza per la presentazione del ricorso era fissata al 26 ottobre. Tempi stretti, sicuramente, che però stridono con un’altra data, stavolta il 21 settembre, giorno in cui è stato acclarato al protocollo del Comune il parere legale dell’avv. Cucchiara, che si è occupato della questione attestando la “sussistenza delle condizioni per procedere ad impugnazione giurisdizionale“.

L’opposizione accusa gli amministratori di non aver agito in tempo e di non aver dato al consiglio comunale la possibilità di discutere e valutare le possibili strade da percorrere, dando solo notizia della decisione di non impugnare la concessione “onde evitare l’instaurazione di lite temeraria che comporterebbe ulteriori ed incomprensibili aggravi economici”.

“È questa la trasparenza e la buona politica?” continuano a chiedersi i consiglieri di minoranza. Che chiudono il comunicato con una domanda “La verità è che, forse, questa Amministrazione era affaccendata in tutt’altre faccende? La verità non vorremmo che fosse un’altra.”

Di seguito il comunicato integrale.

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