Alessandria accoglie 24 migranti defunti. Sabato 19 ottobre la cerimonia commemorativa.

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ALESSANDRIA DELLA ROCCA – Il 15 ottobre scorso la comunità di Alessandria della Rocca ha accolto 24 dei 363 migranti che hanno trovato la morte, in quell’ormai tristemente famoso 3 ottobre, nel disperato tentativo di raggiungere Lampedusa. La strage ha da subito innescato sentimenti di compassione, solidarietà, rabbia, spingendo il sindaco Alfonso Frisco a fornire la propria disponibilità nell’accogliere alcune delle salme nel cimitero di Alessandria.

Le bare, senza nomi, senza foto, con solo un numero ad identificare i corpi senza vita, sono state sepolte in terra alessandrina sotto gli occhi del sindaco e del parroco Giovanni Mangiapane che hanno seguito per tutto il tempo le operazioni di sepoltura; assieme, con emozione e tristezza, hanno pregato per le vittime.

L’unione delle istituzioni in una comunità è un segno che arriva dritto all’animo dei cittadini, questi si sentono appartenenti ad un gruppo e partecipi in esso, senza di questo nessuna opera di solidarietà potrebbe essere attuata. Ed è così che la comunità intera, unita nella tristezza, assieme ai fratelli nigeriani ospiti ad Alessandria da più di un mese, farà sentire la propria vicinanza ad un popolo martoriato dalla guerra, persecuzione e miseria. Nel suo piccolo Alessandria si è dimostrata grande, grande nell’accoglienza, nella solidarietà e nella fraternità. Alessandria, ora più che mai, dimostra giornalmente la propria umanità.

La cerimonia commemorativa avverrà sabato 19 ottobre con il coinvolgimento della scuola. La giornata è articolata in due momenti di commemorazione: alle 9.30 partenza del corteo dalla piazza principale per raggiungere il cimitero dove si consegnerà un omaggio ai migranti defunti; alla 19.00 la comunità si radunerà  in piazza Madrice da dove partirà una Fiaccolata di fraternità sino al sagrato della Chiesa del Carmine.