Gioacchino Pensato: i successi del direttore d’orchestra alessandrino

Nel lontano 1980 nel piccolo centro di Alessandria della Rocca nasceva un direttore d’orchestra; ma gli alessandrini questo non lo sapevano e non sapevano nemmeno che tra di loro si stava formando un caratteristico personaggio che un giorno si sarebbe distinto per il suo peculiare approccio con la musica.

Gioacchino Pensato era uno dei tanti giovani che si accostavano allo studio della musica, di gran lunga l’hobby preferito tra i giovani alessandrini, ma tra tutti fu colui che fece della sua passione il proprio lavoro dedicandosi infatti allo studio della musica presso il conservatorio “V.Bellini” di Palermo dove all’età di 16 anni comincia lo studio della composizione sotto la guida del grande compositore siciliano Eliodoro Sollima. Dopo aver conseguito due lauree, nel 2006 all’università di Palermo (Dams) e nel 2007 in Direzione d’orchestra al conservatorio “V.Bellini” di Palermo, nel 2008 entra al corso di specializzazione al conservatorio di Parma dove si laurea nel 2011 dirigendo l’opera “Don Pasquale” di Donizetti.

È in particolar modo in questo contesto che il giovane direttore si è distinto per la sua pazza voglia di dirigere e fare musica, per il suo singolare approccio a volte un po’ esilarante, fuori dagli schemi dell’ordinaria e consueta visione della musica classica. Il suo modo di far musica ha impressionato positivamente docenti e studenti, appassionati e non, che lo hanno incontrato nei suoi percorsi di formazione artistica. Il suo stile ribelle e fuori dai classici schemi è ciò che lo contraddistingue: peculiarità che gli ha permesso di emergere nel contesto del conservatorio “Boito” di Parma, portandolo a collaborare con lo stesso alla produzione del Rigoletto in occasione della stagione verdiana del teatro Regio.

La sua collaborazione con il Conservatorio “A.Boito” di Parma dura già due anni nei quali il giovane direttore ha collaborato con il regista Nazzareno Luigi Todarello, regista d’opera e professore di Arte Scenica e di Teoria e Tecnica dell’Interpretazione Scenica del Conservatorio di Parma, con il quale ha portato in scena “Don Giovanni” di Mozart, rappresentato al ridotto del Teatro Regio, al Teatro degli Impavidi di Sarzana, alla Casa della Musica di Parma, “Le nozze di Figaro” di Mozart, rappresentato per quattro repliche nel chiostro cinquecentesco del Conservatorio di Parma e nel Teatro degli Impavidi di Sarzana. Quest’anno si sono interessati della produzione del “Rigoletto” di Verdi per il quale si sono programmate quattro repliche nell’Auditorium del Carmine di Parma, con trasferte a Fontanellato il 6 luglio, a  Salsomaggiore il 22 e 23 novembre 2013, nel Teatro Comunale, con orchestra.

Gioacchino Pensato agli inizi della sua carriera da direttore d’orchestra, ha già ottenuto uno strepitoso successo, e di certo il suo intento è di continuare ad inseguire il proprio sogno senza mai tralasciare lo studio ed il perfezionamento in campo musicale, senza mai cambiare il proprio stile e le particolari abitudini di un giovane direttore che a dire del regista Todarello ha già delle straordinarie qualità, definendolo “tecnicamente agguerrito, artisticamente fine, umanamente disponibile”.