Alessandria: Festeggiamenti in onore di S.Giovanni Battista

san giovanni

ALESSANDRIA DELLA ROCCA- Il 24 giugno di ogni anno Alessandria sposta il suo centro d’attenzione e punto di incontro dalla Chiesa Madre alla piccola Chiesa di S.Giovanni Battista sita in via S.Giovanni, la quale ospita il simulacro del santo venerato con grande fede dagli alessandrini.

Tanti i riti e le tradizioni da segnalare che donano singolarità al culto stesso, distinguendolo dalle altre feste popolati. La tradizione vuole che all’organizzazione della festa si dedichi il comitato scelto dal parroco della comunità di Alessandria, ma come spesso accade per  feste religiose-popolari di tradizione secolare, a far continuare le tradizioni del culto sono famiglie della comunità che tramandano da generazione in generazione la devozione nei confronti del Santo e il relativo impegno di fede nell’occuparsi della festa. Questo accade per molte delle feste alessandrine, ma interessante è infatti segnalare come la famiglia Castellano è da generazioni al centro dell’organizzazione della festa di S. Giovanni. Attualmente chi detiene tutti i segreti del culto sono le prof.sse Castellano, le quali raccontano come difatti da ormai lunghi anni la propria famiglia ne è devota: nel 1956 il loro zio Salvatore Scaglione ha fatto riprendere il prospetto della Chiesa e donato il bastone e la ghirlanda che ancora oggi ornano il simulacro.

Tradizionale è il Santo Rosario dedicato a S.Giovanni il quale dall’antica formula “S. Giuvanni è decullatu, in casa mia un c’atu vinutu, viniti prestu e datimi aiutu”, si passa ad un ritornello storico ed ormai simbolo della giornata ” Fu lu primu di l’apostuli avviatu, iddu era lu cchiù granni , Viva Dio e S. Giovanni”. Il S.Rosario ormai è però l’unico elemento caratterizzante all’interno della celebrazione religiosa, esisteva infatti una liturgia particolare, canti devozionali appositi per la Messa, ormai racchiusi in un libretto forse dimenticato che ha lasciato posto ai quotidiani canti liturgici.

E’ evidente però come la devozione nei confronti del Santo persista nonostante la trasformazione nel tempo, in particolar modo è da segnalare un’antica credenza secondo cui il Santo avrebbe potuto guarire ogni tipo di malanno la quale sfocia nella tradizionale preparazione del “Pani Vutivu”.  La tradizione vuole che ogni famiglia alessandrina si prepari ad accogliere il giorno della festa impegnandosi alla preparazione del pane votivo, questo deve essere caratterizzato da una simbologia che possa ricollegare al tipo di miracolo richiesto. Il pane di S. Giovanni deve essere rappresentato con il corpo, cuore, arti, ma chi compone la testa sarà solo chi avrà ricevuto la grazia. La benedizione dei pani avviene durante la celebrazione della prima messa mattutina delle 7.00, la Messa più partecipata e difatti simbolo della celebrazione liturgica del Santo.

L’intera giornata di festa si trascorre nel circondario della Chiesa, concludendosi a notte fonda quando la lunga processione ritorna in Chiesa a deporre il simulacro nella propria casa.