Sutera: dopo dieci anni di amministrazione, il sindaco Difrancesco fa un bilancio

sindaco suteraSUTERA – Determinazione e costanza sono le qualità essenziali con le quali, a suo parere, Gero Difrancesco, sindaco uscente di Sutera, ha portato avanti il forte impegno politico di cui si è fatto carico per due mandati consecutivi e che l’ha visto protagonista su più fronti. Contento del fatto che in un periodo di grave crisi un paese come Sutera abbia resistito bene alle diverse intemperie, il sindaco Difrancesco ha anche sottolineato l’importanza e l’efficacia della politica fiscale che ha adottato negli ultimi anni e grazie alla quale, a fine mandato, può dire di lasciare un comune economicamente non florido ma certamente in equilibrio di bilancio: “Ho mantenuto per quasi dieci anni la TARSU a livelli molto bassi evitando l’evasione fiscale, tanto che nel paese paga quasi il 97% dei cittadini. Ho mantenuto anche bassissimo il livello di tassazione sia con l’ICI precedentemente che con l’IMU ultimamente: la prima casa l’ho mantenuta addirittura al 4×1000, tariffa che per una famiglia modello di 4 persone, di cui due al disotto dei 26 anni, era al di sotto del limite tassabile. Abbiamo mantenuto per la seconda casa il 6×1000/7×1000 di cui soltanto il 3,8 andava alle casse del comune, ma con questo tipo di intervento siamo riusciti ancora a mantenere il gettito ICI che c’era precedentemente”.

Dal punto di vista turistico-culturale il primo cittadino uscente in molti anni si è poi abbondantemente speso per la sua Sutera, promuovendo il marchio Bandiera Arancione attribuito al paese nisseno dal Turing Club Italiano nel 2002 e dando una vitalità eccezionale a quello che è l’evento clou di tutta l’annata amministrativa suterese, ossia il Presepe Vivente. Quest’ultima manifestazione è stata inserita recentemente tra le iniziative promosse dalla Regione Siciliana che ne finanzia dunque il 30% delle spese, ed è stato inscritto nel REI, il cosiddetto Registro delle Eredità Immateriali, determinante strumento di cui si avvale l’UNESCO per la promozione dei beni immateriali. Durante l’amministrazione Difrancesco è andata anche a buon fine l’azione del servizio civico, utile per intervenire nelle situazioni meno agiate tra la popolazione suterese, così come la conquista storica, ottenuta dopo ben 100 anni, della risoluzione del problema della zona da trasferire, in cui vigeva il vincolo dell’inedificabilità assoluta, e il consolidamento di parte della parete rocciosa del Monte San Paolino, al fine di evitare i rischi per la cittadinanza e mantenere intatta la bellezza di quella che è la migliore attrattiva paesaggistica- turistica del paese.

Quello che si evince dalle parole di Gero Difrancesco è dunque un bilancio nel complesso positivo e al pensiero di dover abbandonare la guida del paese dopo dieci al capo di Sutera raccomanda:

“Spero che anche il mio successore, chiunque sia, continui ancora su questo tipo di politica economica perché questa politica è estremamente importante per evitare, come ho fatto io, di mettere le “mani nelle tasche dei cittadini. Inoltre raccomando di inaugurare l’ascensore che ho portato al termine, obiettivo che mi ero prefissato di raggiungere e che ho realizzato: abbiamo un ascensore ormai funzionante, bisogna soltanto inaugurarlo e ottenere il nullaosta dell’USTIF per poterlo aprire al pubblico.”