Punti nascita di nuovo a rischio. Calà: “Necessarie azioni di lotta”

salvatore calaMUSSOMELI – È sul piede di guerra il sindaco Salvatore Calà alla notizia che il governo nazionale avrebbe accantonato il piano di salvataggio di alcuni punti nascita della Sicilia stilato dall’Assessore Regionale alla Sanità Lucia Borsellino. Un provvedimento in cui configuravano anche due strutture dei Monti Sicani, e precisamente l’Ospedale “M. I. Longo” di Mussomeli e la Casa di Cura “Attardi” di Santo Stefano Quisquina.
“Apprendo, con sorpresa, – scrive in una nota il primo cittadino – la notizia che il “transitorio” governo nazionale ha restituito alla Regione Sicilia il piano di salvataggio dei sette punti nascita varato dalla Giunta Crocetta lo scorso 29 marzo, riguardante i  reparti di maternità delle isole di Pantelleria e Lipari, nonché delle località disagiate dei comuni di Mistretta, Santo Stefano di Quisquina, Bronte, Nicosia e Mussomeli.
Il provvedimento del Governo Crocetta, come è noto, è stato assunto in deroga  al decreto del 2011, che prevedeva la soppressione di ben 28 reparti della Sicilia.
Stupiscono – continua – le motivazioni addotte dal ministero circa le ragioni che hanno determinato il congelamento del piano presentato dall’Assessore Lucia Borsellino, legate alla mancata concertazione tra la Sicilia e  le altre regioni capofila Toscana e Veneto.
Risulta difficile comprendere, infatti, come i ritardi di altre amministrazioni, possano penalizzare l’efficienza del Governo regionale che ha esitato, con prontezza, il proprio piano di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle piccole isole e nelle zone disagiate.”
Per tale motivo Calà si è già messo a lavoro per avere ulteriori informazioni in merito dall’Ufficio di Gabinetto dell’assessore Borsellino, al fine anche di comprendere quale iniziative la Regione Sicilia intende portare avanti per difendere dalla chiusura tali punti nascita.
Di certo il primo cittadino ha intenzione di convocare quanto prima il Comitato delle Mamme di Mussomeli, nato proprio nei mesi scorsi a difesa del reparto di Pediatria del locale nosocomio, al fine di programmare comuni azioni di lotta e promuovere iniziative congiunte con i sindaci dei comuni dell’isola interessati al problema. L’obiettivo è manifestare il proprio dissenso presso le opportuni sedi istituzionali e politiche.
Un invito alla difesa della salute dei cittadini che rivolge pure a tutte le forze politiche locali, chiedendo loro di rapportarsi con l’amministrazione comunale per il necessario coordinamento.