Punti nascita a rischio. Salvi Mussomeli e Santo Stefano Quisquina

MONTI SICANI – Salvi i punti nascita di Mussomeli e Santo Stefano Quisquina. L’Ospedale Longo e la casa di cura Attardi figurano difatti nel piano di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle località disagiate siciliane approvato dalla giunta regionale dopo la visita del Presidente del Senato Pietro Grasso.
Una proposta presentata dall’assessore alla Salute Lucia Borsellino, che interesserà anche Lipari, Pantelleria, Mistretta, Bronte e Nicosia.
Pur contando dunque un numero di parti annui inferiore a 500, date le caratteristiche geografiche del territorio, che rendono difficoltoso il trasferimento delle gestanti presso altre strutture vicine, questi centri potranno continuare la loro attività, senza dover rischiare da un giorno all’altro la chiusura.
“Al centro del provvedimento – ha detto il Presidente della Regione Rosario Crocetta – il diritto alla salute per i cittadini delle isole minori e dei comuni disagiati della Sicilia. Per la messa in sicurezza di questi punti nascita saranno previsti modelli organizzativi flessibili e integrati tra ospedale e territorio, anche grazie a una rotazione del personale all’interno dei presidi del Dipartimento materno infantile e prevedendo inoltre programmi di formazione professionale”.
Per poter sostenere tale piano la Regione Sicilia chiederà uno specifico finanziamento al Ministero della Salute, con l’obiettivo di ammodernare ed ampliare la dotazione tecnologica dei nosocomi interessati dal provvedimento e rafforzare la telemedicina per la rete dell’infarto e il teleconsulto neurochirugico, che permetterà di sgravare la popolazione locale di molti disagi legati ai trasporti e ai trasferimenti in terra ferma.