Fusione di Cammarata & San Giovanni Gemini: sabato sottoposta ai cittadini una rosa di nomi [SONDAGGIO]

SAN GIOVANNI GEMINI – Sabato 16 giugno, nella piazza di San Giovanni Gemini, è stato presentato il progetto di fusione dei Comuni di Cammarata e San Giovanni Gemini che dovrebbe portare in tempi brevi alla formazione di un’unica realtà amministrativa.

Vito Diego Mangiapane, sindaco di Cammarata, e Valerio Viola, Sindaco di San Giovanni Gemini, hanno dato il saluto ai relatori e alla cittadinanza (che con grande partecipazione ha preso parte all’incontro), sottolineando l’importanza sia dell’evento sia dell’iniziativa che porterà alla formazione del più grande Comune non soltanto del comprensorio montano ma anche di un vastissimo territorio; ospite della manifestazione è stato Nicola Reina che presiede a Venaria Reale (TO) il circolo culturale “Turibolo” formato da cammaratesi e sangiovannesi che già da tempo hanno realizzato la fusione.

Nino Margagliotta, nella qualità di Coordinatore intercomunale del progetto di fusione, ha presentato la proposta, percorrendo l’attività svolta (avviata da oltre un anno), le iniziative realizzate per sensibilizzare i cittadini, sollecitare i giovani, coinvolgere la gente. Si è soffermato, quindi, sul lavoro condotto dal Coordinamento nell’ambito delle Commissioni che hanno studiato e istruito il “processo di fusione”. Questo ha dato luogo ad un articolato elaborato che è stato sintetizzato nell’agevole documento divulgato a partire dalla settimana scorsa in occasione della Festa di Gesù Nazareno, con la distribuzione di oltre 3.000 copie avvicinando, quindi, altrettanti cittadini.

All’incontro ha pure preso parte il dott. Francesco Bruno che, oltre ad essere Presidente dell’Associazione Nazionale dei Ragionieri Dipendenti degli Enti Locali, è rionosciuto esperto di economia finanziaria dei Comuni. A partire dai dati contenuti nel “progetto” elaborato dal Coordinamento, il dott. Bruno ha messo in evidenza i vantaggi finanziari della fusione, i risparmi (anche a motivo della diminuzione dei cosiddetti “costi della politica” e della razionalizzazione dei servizi), le maggiori risorse e le premialità che giungerebbero per effetto della fusione. Altro importante dato fornito è stato quello riguardante il fatto che il nuovo comune per i primi anni non dovrebbe sottostare al patto di stabilità.

L’ultimo intervento è stato quello dell’Assessore Regionale delle Autonomie Locali Caterina Chinnici che espresso l’apprezzamento e l’interesse del governo siciliano per l’iniziativa: questa fusione, infatti, sarebbe la prima che si realizza in Sicilia e diventerebbe un segnale per tutta la regione. L’Assessore ha così evidenziato come ciò potrebbe porre Cammarata e San Giovanni Gemini alla ribalta con sicuri e benefici per la capacità attrattiva, in termini economici e turistici. L’on. Chinnici ha espresso il suo compiacimento per la grande partecipazione all’evento e soprattutto per la presenza dei giovani alla manifestazione e anche nel Coordinamento: testimonianza dell’impegno e dell’interesse verso un’iniziativa che si occupa del loro futuro.

L’Assessore ha infine preannunciato che il progetto di fusione di Cammarata e San Giovanni Gemini ha già sortito il primo effetto a livello politico regionale; infatti, prendendo spunto da questa iniziativa, presenterà nei prossimi giorni un progetto di legge per la concessione di benefici finanziari ai comuni sorti per fusione.

Ha chiuso l’incontro Nino Margagliotta, lanciando le prossime iniziative:

  • la scelta del nome del nuovo comune, sottoponendo al parere dei cittadini alcune denominazioni individuante nel rispetto della storia, delle origini e dei toponimi attuali: la “consultazione” è iniziata a fine serata, verrà portata avanti durante la settimana grazie a www.magaze.it e si completerà sabato e domenica prossimi con un altro momento di presenza del Coordinamento in piazza;

  • l’avvio della raccolta delle firme per la richiesta di referendum che deve vedere il coinvolgimento di tutti i cittadini per consentire l’esercizio della democrazia.

    IL SONDAGGIO
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