Campofranco, che succede ?

Campofranco. Suona il campanello alla porta di casa Campofranco, ma ha un suono allarmante dopo la terza sconfitta consecutiva patita a Mazara del Vallo contro la squadra locale non certo trascendentale ma che alla fine ha sicuramente meritato la vittoria a conclusione di una scialba e  deludente prestazione dei giallorossi di mister Mutolo. Oltre alle tre gare perse di fila, il Campofranco non ha segnato nemmeno un gol e il quadro si appesantisce di più in vista di un finale di campionato finalizzato al dichiarato obiettivo dei play off. Gli altri risultati non hanno modificato più di tanto la parte medio-alta della classifica, ma la squadra aveva abituato tifosi e addetti ai lavori a prestazioni e risultati eccellenti. Privo dello squalificato Galeoto, mister Mutolo schiera Durante in porta, Provenzano e Immesi laterali di difesa, Alderuccio e Kouyo centrali; Restivo (nella foto), Lo Nigro, Restivo, Panepinto e Ardizzone a formare la linea di centrocampo con Polito e Messina in avanti. La partita la fa subito il Mazara con un tiro del rientrante Omolade che sfiora il palo, imitato poco dopo da Saber. Dopo 25’ di supremazia territoriale del Mazara, il Campofranco sembra prendere le misure agli avversari soprattutto a centrocampo ma sono sempre i “canarini” a fare la partita portando diversi pericoli alla porta di Durante con Jimoh che al 35’ sfiora la segnatura e, sul finire del tempo, con Sfalanga che da buona posizione spara alto. Una ghiotta occasione per i padroni di casa per passare in vantaggio arriva poco dopo il fischio di inizio del secondo tempo, con una mischia nell’area campofranchese con salvataggio prima di Durante e poi della difesa che allontana il pericolo. Il gol del Mazara è nell’area e dopo un paio di brillanti interventi del portiere Durante, arriva con Jimoh che è abile a sfrttare un perfetto lancio del “gemello” Omolade, saltare il suo avversario diretto e insaccare alle spalle di Durante. Il raddoppio del Mazara è preceduto da un ottimo intervento di Durante il quale, però, sul conseguente calcio d’angolo non trattiene la palla che termina a Lombardo che non ha difficoltà a mettere al sicuro il risultato sul definitivo 2 a 0. Non è certo il momento di tirare bilanci negativi e cercare capri espiatori, anche perché la dirigenza ha messo in campo tutte le proprie forze e competenze allestendo una squadra di tutto rispetto, magari con pochi ricambi di livello per fare rifiatare gente che ha giocato tutte le 22 partite. Anche Mutolo, i giocatori e soprattutto i tifosi, stanno dando il massimo nel proprio ruolo e comunque il Campofranco occupa una posizione in classifica forse non preventivata all’inizio del campionato e sino a qualche domenica fa lottava alla pari con squadre e città sicuramente più grandi e blasonate della più piccola comunità dell’Italia meridionale che disputa un campionato di Eccellenza, con appena 3.300 anime, tutte sportive. Ancora un paio di giornate e comunque la salvezza sarà conquistata, che non è un risultato negativo nel panorama calcistico regionale. Nessun dramma, quindi, anche se è probabile che alla ripresa degli allenamenti la dirigenza farà visita negli spogliatoi per analizzare il momento negativo, con l’obiettivo di stringersi tutti insieme in questo momento di difficoltà, in vista del derby nisseno con la Sancataldese dell’ex Torregrossa che saggerà le condizioni di un Campofranco che vorrà ritornare subito alla vittoria. Festosa l’accoglienza che il pubblico riserverà all’allenatore della storica promozione in Eccellenza prima e dopo la gara: durante la partita i tifosi si aspettano, però, che il Campofranco riservi all’indimenticato mister “un’altra festa”… sportiva, ovviamente.

Rino Pitanza