Ancora sei giorni di blocco a Lercara. Parlano i Forconi locali

Anche Lercara ha i suoi forconi. Ormai da giorni è noto alle cronache il blocco del bivio della PA-AG ad altezza del paese delle zolfare, realizzato dagli aderenti al Movimento dei Forconi, dagli autotrasportatori, dai membri dei Comitati Spontanei per l’Agricoltura della zona.
E mentre i distributori hanno terminato il gasolio e i supermercati sono a corto di scorte alimentari,  si attende l’incontro tra il presidente della regione Lombardo, impegnatosi ieri con i manifestanti, e il premier Monti, le proteste e i presidi non si fermano.
«Abbiamo già ottenuto l’autorizzazione per il blocco del bivio per altri sei giorni, – afferma il responsabile dei forconi lercaresi Tommaso Giuseppe Vento – continueremo compatti la nostra protesta, e pacificamente, come sinora si è svolta».
Circa le polemiche sorte nelle ultime ore che accusano i rappresentanti del movimento di connivenze con i poteri oscuri, Vento tiene a precisare «Oggi ci siamo guadagnati l’appellativo di mafiosi, definizione che ci offende e che non ci appartiene. Il movimento si propone di dare voce alle istanze dei siciliani più deboli, presentando proposte serie e precise, condivise dalla gente e ci auguriamo, presto, anche dalle istituzioni».
Nella mattinata hanno preso parte al presidio anche diversi gruppi di studenti del Liceo Scientifico locale e giovani e cittadini del luogo sensibili alla tematica.