Mussomeli: consiglio rinvia ad ottobre uno dei punti all’ordine del giorno

MUSSOMELI – Un consiglio comunale dai toni incerti, con sospensioni di seduta per ogni punto all’ordine del giorno o quasi, e tentennamenti nel trovare un punto d’incontro fra i presenti.

LOTTIZZAZIONE ZONA C – L’argomento che più di tutti ha trascinato nell’indecisione i 18 consiglieri in aula (assenti Capodici e Montagnino) l’approvazione del piano di lottizzazione della zona C. Un’area di 3.050 mq, ad edilizia residenziale, in contrada Grotta di Costa, ricadente nel foglio 15, particelle 1543, 1544, 1545 e 1925, ditte Consiglio Vincenzo, Salvatore, eredi Consiglio Pinuccio, Genco Russo Maria. La fase di stallo è iniziata con l’intervento di Giuseppe Mancuso del gruppo Noi Mussomeli che, pur favorevoli all’approvazione, hanno riscontrato delle mancanze nella richiesta. Secondo il regolamento edilizio difatti, qualora l’area da lottizzare appartenga a più proprietari essi devono unire alla domanda, oltre agli altri documenti di rito, un atto notarile nel quale dichiarino il loro consenso alla lottizzazione e si impegnino a sostenere gli oneri relativi in solido tra loro. Atto che non è stato fornito dalle parti, pur avendo già le stesse firmato la convenzione con il Comune e l’Ufficio Tecnico dato parere favorevole. Di qui la richiesta di rinvio della trattazione in attesa dell’integrazione. Una proposta dapprima esclusa in toto dai più, che ha portato a sospendere varie volte la discussione, e a un susseguirsi di ulteriori proposte per tentare di votare subito prima che, oltre a Mancuso, abbandonassero l’aula anche Toti Nigrelli e Antonello Morreale. Poco prima erano andati via Mistretta e Blandino. Così, dopo averlo posticipato come ultimo argomento da trattare, intorno alle 21:30, i 13 consiglieri rimasti hanno deciso di riunirsi nuovamente in consiglio giorno 6 ottobre, sempre alle 18:30.
BAGNI PUBBLICI – Altra tematica di rilievo è stata la mozione a firma di Guadagnino e Mistretta sulla collocazione di bagni chimici a basso impatto ambientale in tre aree strategiche del paese: Piazzale Mongibello, Parco Urbano e Villa Aldisio. L’esigenza a loro avviso nasce dalla constatazione che tali zone sono state trasformate oramai in pubblici orinatoi all’aperto per lo più dagli anziani, ma anche dai non pochi casi analoghi registrati nel corso della Sagra della birra da parte di standisti e non solo. Puntale l’intervento del sindaco Salvatore Calà, che ha chiesto di prendere la parola per esprimere il suo “modesto parere”, dichiarandosi “assolutamente contrario” a questo tipo di soluzione al problema. “Per loro natura i bagni chimici sono tipici di attività provvisorie, – ha affermato – e da un mio studio, i costi di gestione relativi all’acquisto, manutenzione e svuotamento, sono esorbitanti.” Non ha poi nascosto di aver proposto, con insuccesso, a cittadini bisognosi economicamente di occuparsi della tenuta dei bagni pubblici presenti in paese ma al momento chiusi, demandando al comune l’iniziale ristrutturazione. Si ravvisa difatti la necessità di un controllo degli stessi, soggetti ad atti vandalici ogni qual volta si tenti il ripristino. E neppure l’idea di far pagare il servizio ai fruitori con una cifra simbolica di 30 centesimi o di distaccare personale comunale, attualmente risulta fattibile. Alla fine si è votato per la riattivazione degli esistenti compatibilmente con le risorse finanziare dell’ente.
ALIENAZIONE BENI COMUNALI – Sulla modifica del regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare comunale, atto commissariale n.10 del 19/05/2010, è passato l’emendamento del consigliere Geraci di sostituire il limite di 100.000 euro indicato all’articolo 13, comma 2, lettere a e b, e all’articolo 24, comma 1, lettera b, con 40.000, portandolo alla soglia della trattativa privata diretta per snellire e facilitare le procedure di vendita.
RIQUALIFICAZIONE AREA INTERNA DEL PAESE – Per quanto riguarda l’interrogazione a risposta scritta sulla riqualifica e messa in sicurezza dell’area antistante viale Peppe Sorce e via Boccaccio, in passato trasformata in una vera e propria discarica, è intervenuto l’assessore al ramo Sebastiano Sorce, ricordando che il sottopassaggio è già stato ripulito e i residenti della zona diffidati a mantenere tale status. Ha poi sottolineato come nel piano triennale delle opere 2011-2013 sia prevista la realizzazione di una vera e propria strada che colleghi la zona con il quartiere Madrice, senza dover attraversare via Palermo. Infine, il materiale nocivo allora presente, in particolare una lastra di Eternit, non è stato smaltito arbitrariamente, ma si trova temporaneamente depositato all’Auditorium in attesa del ritiro da parte della ditta specializzata.
RIFACIMENTO SEGNALETICA – È passata all’unanimità la mozione sul ripristino delle strisce pedonali e della segnaletica orizzontale, con un emendamento presentato sull’acquisto di una macchina traccialinee, ovviamente compatibilmente con la disponibilità finanziaria del comune.