Corteo e abiti del 600 per il compleanno di Vallelunga

VALLELUNGA- Abiti del ‘600, sbandieratori, dame, cavalieri e tamburi. Così Vallelunga, per la prima volta, ha festeggiato il suo compleanno.

La manifestazione, che punta a recuperare le origini storiche del paese, è iniziata alle ore 18 con il corteo a cui hanno partecipato circa 78 tra donne, uomini e bambini con costumi che riproducono abiti di quel tempo. Tra i vari personaggi storici non poteva mancare la famiglia del barone che fondò il paese. Si tratta di Don Pietro Marino che ha sfilato accompagnato dalla moglie Ninfa Notarbartolo, dai fratelli, dai figli e dalla sua piccola corte.

Per aprire l’evento il sindaco Giuseppe Montesano ha consegnato le chiavi del paese al barone. Un gesto che ha simboleggiato il ritorno, seppur per poche ore, al passato di Vallelunga, al lontano 1633. Il corteo, composto da sbandieratori, personaggi storici e amministrazione comunale, ha percorso le vie principali del paese, regalando a tutti i cittadini un tuffo nel passato come mai accaduto prima.

Una sosta presso la piazza Umberto I ha visto l’esibizione dei sbandieratori mentre sul palco alcune coppie con abiti seicenteschi hanno riproposto una danza dell’epoca. Poi di nuovo in marcia per raggiungere il luogo dove sorgeva la residenza della nobile famiglia fondatrice di Vallelunga. Un apposito palco, con la riproduzione di una tipica facciata dell’epoca, ha ospitato la famiglia Marino, la sua corte e il sindaco. Lì il primo cittadino ha letto l’atto notarile (scritto in lingua latina ma tradotto per l’occasione dalla Dott. ssa Cinzia La Paglia) con il quale 378 anni fa venne istituita giuridicamente Vallelunga, un paese che nacque con questo nome e che non lo ha mai cambiato. Solo in seguito venne aggiunto il secondo nome “Pratameno”, al fine di rendere il comune facilmente distinguibile da altri centri abitati.

La manifestazione si è conclusa con il ritorno delle chiavi del paese nelle mani del sindaco. Per la realizzazione dell’evento hanno collaborato l’associazione La Radice, da cui è nata l’idea di celebrare le origini seicentesche del paese, il Piccolo Stabile Vallelunghese, l’artista Angela Ferilli – che ha realizzato la scenografia – e lo studio fotografico Savattieri.