San Giovanni Gemini: Crisi politica al comune, “Crescere per San Giovanni” chiede l’inserimento del punto nel prossimo consiglio comunale

SAN GIOVANNI GEMINI – I consiglieri comunali del gruppo politico “Crescere per San Giovanni” Calogero Barbasso, Dino Zimbardo, Alessio La Corte hanno scritto al Presidente del Consiglio Comunale, Alfonso Cammarata e al segretario Comunale, Salvatore Vasile, chiedendo l’inserimento nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, un punto sulla crisi politica al comune di San Giovanni Gemini.

Nella missiva il gruppo politico elenca diversi fatti che sono accaduti nelle ultime sedute dei consigli comunali; come l’ultimo del 7 luglio quando a causa della mancanza di alcuni consiglieri di maggioranza l’assise ha rinviato in prima e seconda convocazione i lavori, fino a dichiarare nullo il consiglio.

Solo grazie al gruppo politico “Crescere per San Giovanni” negli ultimi mesi è stato garantito il numero legale in consiglio, perché il Sindaco – si legge – non gode più della maggioranza consiliare; questo è stato anche confermato dal gruppo Forza del Sud (gruppo di maggioranza), che ha chiesto più di una volta una verifica all’interno della maggioranza.

Il Sindaco Valerio Viola ed il gruppo Servire San Giovanni – continua la lettera – non hanno risposto ai quesiti emersi in consiglio comunale in riferimento alla crisi politica in seno alla maggioranza, ed è doveroso nei confronti degli elettori, degli operatori politici e di tutti i cittadini riferire quanto accade presso la casa comunale.

Per questi motivi il gruppo politico “Crescere per San Giovanni” ha chiesto l’inserimento nel consiglio comunale previsto il 20 luglio, il punto all’o.d.g.: crisi politica al comune di San Giovanni Gemini.

Il gruppo di minoranza ha anche contestato, in un’altra lettera, il Presidente Alfonso Cammarata, per non aver convocato la conferenza dei capigruppo consiliari, come da regolamento comunale, e di aver variato arbitrariamente la sequenza dei punti all’o.d.g., fissando la riunione del consiglio comunale in data del 20 luglio senza aver sentito il parere dei capigruppo.